“Non si tratta di contrastare il sistema, ma di uscirne” spiega Xavier Borrás, uno dei primi soci del Centro di autogestione primaria della Salute (Caps). In tempi di crisi, di tagli – il ministero della Sanità segna un -22,6 per cento di budget nel bilancio generale 2013 rispetto all’anno scorso – e di pesanti privatizzazioni, a Barcellona la salute passa dall’autogestione. Tre mesi di lavoro, dieci sale attrezzate, un’equipe di quindici persone tra infermieri, medici, psicologi, terapeuti, biomedici, specialisti in agopuntura.