Cultura

Il Museo A come Ambiente - MAcA inaugura i nuovi percorsi espositivi

Jeremy Rifkin al Lussemburgo illustra la terza rivoluzione industriale

The GreenWatcher: nasce la community verde per acquisti ecosostenibili

Il Museo A come Ambiente - MAcA inaugura i nuovi percorsi espositivi

Il Museo A come Ambiente di Torino - MAcA inaugura nuove aree espositive che lo rendono ancora più fruibile ed interattivo.

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La demolizione teorica del capitalismo come modalità di produzione, iniziata con Karl Marx, è andata crescendo nel corso del ventesimo secolo con il sorgere del socialismo. Per realizzare il proprio scopo principale, accumulare ricchezza all’infinito, il capitalismo ha snellito e velocizzato tutte le forze produttive disponibili. Ma, fin dall’inizio, ha provocato un costo elevato: una disuguaglianza sociale perversa.

Il Comitato federale Consultivo per le Linee Guida per le Diete degli Stati uniti, per la prima volta, ha raccomandato di evitare i prodotti a base di carne e di latte che, secondo quanto riporta il Wall Street OTC, “sono considerati all’origine di malattie e obesità negli Stati uniti”.

L’uomo è figlio dell’era glaciale. È innegabile che quella che comunemente chiamiamo civiltà sia nata nel Vicino Oriente, qualche millennio d’anni fa, anche grazie al fondamentale contributo di un contesto climatico favorevole – il riscaldamento globale dell’Olocene –, ma il confronto con la storia ambientale del nostro pianeta e il suo paleoclima ci suggerisce come per la maggior parte del tempo la Terra sia stata ben più calda di quella che l’homo sapiens ha imparato a conoscere. Basti pensare nel 95% della sua storia il pianeta non abbia conosciuto cosa fosse il ghiaccio permanente.

L’atteggiamento era “fare spallucce”, un po’ come a dire: ma sì, concediamo pure questa “democratizzazione della penna”. Là fuori vogliono giocare a fare gli scrittori? Lasciamoli fare.

Siamo quelli che amano l’ambiente e odiano la guerra, che votano ogni volta che fanno la spesa, che rispettano le donne, le diverse scelte sessuali e che difendono i diritti di tutte le minoranze, formiche comprese (anche se le formiche numericamente sono molte sono piuttosto gracili).
Siamo quelli che si annoiano alle assemblee e che amano i fatti; adoriamo la concretezza, il valore della parola data, la professionalità, la cooperazione e la passione perché danno sapore alla vita.

La novità più importante di questa diciassettesima edizione riguarda l’accesso in sala per il pubblico. CinemAmbiente torna ad essere gratuito, grazie al contributo di Leroy Merlin che ha sposato la filosofia del festival. «I documentari che proponiamo al pubblico da circa vent’anni hanno un valore civico ed educativo. Rappresentano in qualche modo un risparmio per la comunità, perché cittadini informati contribuiscono alla gestione intelligente della collettività», sostiene Gaetano Capizzi.

Ognuno di noi deve coltivare un senso di “enoughness”, rendendosi conto che di più non è sempre meglio, soprattutto se si mina il nostro habitat naturale e quindi la nostra capacità di persistere.

Sembra evidente che siamo di fronte a una svolta della storia. Quello che accadrà nei prossimi anni, insieme a quello che sta già accadendo, avrà effetti di lungo periodo. Quel che facciamo, o quel che rinunciamo a fare, avrà una qualche influenza nel destino immediato delle nostre società. Sappiamo che è necessario agire, non è chiaro se siamo capaci di farlo nella direzione adeguata.

Lo sviluppo instaura un modo di organizzazione della società e delle menti nel quale la specializzazione compartimenta gli individui (…) A causa di questa chiusura, perdiamo di vista l’insieme (…). Questa cecità risulta anche dalla concezione tecnoeconomica dello svulippo, che conosce solo il calcolo come strumento di conoscenza (indici di crescita, di prosperità, di reddito, statistiche che pretendono di misurare tutto).

“Oggi voglio parlare di ambiente”. Ha aperto così l’udienza generale del mercoledì in piazza san Pietro Papa Francesco. L’occasione era quella giusta, visto che proprio oggi ricorre la Giornata mondiale dell’Ambiente. Si è soffermato su due parole, Bergoglio: conservare e custodire: “Stiamo veramente coltivando e custodendo il creato oppure lo stiamo sfruttando e trascurando?”.

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