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Torna la vita a Chernobyl: animali selvatici ripopolano la zona

Accordo TPP - Ambiente e clima in svendita?

La fabbrica greca che resiste senza padroni producendo saponi ecologici

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Secondo la Confederation of British Industry (CBI) i grossolani tagli che il governo conservatore britannico ha annunciato per i sussidi alle energie rinnovabili mandano un segnale preoccupante agli investitori. Il capo della CBI, John Cridland, spera che i ministri conservatori vogliano davvero affrontare il cambiamento climatico. Ma il governo, che si dice impegnato a combattere il global warming, ha tagliato i finanziamenti alle rinnovabili perché era stato superato il budget di 7,6 miliardi di sterline.

 

Con questo annuncio, tutti i principali candidati democratici alla presidenza  Usa si oppongono ufficialmente all’oleodotto Keystone XL.

La Clinton ha reso nota la sua decisione durante un  forum elettorale a Des Moines, nello Iowa, uno Stato dove Sanders è in testa nei sondaggi, e in concomitanza con l’arrivo negli Usa di Papa Francesco, che porrà con forza al Congresso Usa e all’Assemblea dell’Onu le necessità di combattere, ora e subito, il cambiamento climatico.

Si tratta di una misura che assieme alle altre previste nel piano potrebbe portare, secondo le valutazioni, alla chiusura di centinaia di centrali elettriche a carbone, e allo stesso tempo creare un’impennata della produzione di energia ‘pulita’, attraverso fonti rinnovabili come impianti eolici o solari.

Una struttura in grado di contenere 6.680 piscine olimpioniche di rifiuti inceneriti. È la più grande discarica in mare aperto di Semakau, a Singapore, che è pronta ad accogliere quantità sempre maggiori di immondizia. Il ministro dell'Ambiente e delle risorse idriche Vivian Balakrishnan ha inaugurato una nuova sezione della discarica.

L’intervento rientra nel contesto della “guerra all’inquinamento” promossa dal gigante cinese, che prevede il blocco complessivo di almeno 300 compagnie le cui emissioni superano di gran lunga le soglie di sicurezza.

Nei giorni scorsi i vertici della capitale si sono riuniti per discutere l’impatto sull’economia locale dello spostamento delle aziende inquinanti dall’area metropolitana; gli amministratori hanno inoltre discusso su come continuare questa politica di pulizia dell’ambiente, che sembra dare finora frutti positivi.

ATENE - Sugli scaffali sono esposti latte, formaggi, legumi, olio, vino, pasta di farine integrali, riso, tisane, saponi. Ci sono qualche cassetta di verdure fresche e prodotti artigianali realizzati nelle carceri. Tutto “made in Greece”, con l’unica eccezione di tè e caffè del commercio equo e solidale. Questa bottega nel quartiere centrale di Exarchia, ad Atene, è una di quelle costituite dalle circa 20 cooperative alimentari nate negli ultimi due anni in Grecia su iniziativa di persone disoccupate e sottoccupate.

La bibbia di finanzieri e uomini d’affari in ogni angolo del mondo, il londinese Financial Times, si è appena schierata in favore della lotta contro i cambiamenti climatici. Martin Wolf, una delle firme più autorevoli del quotidiano britannico (ma sarebbe meglio dire internazionale, con un’influenza paragonabile solo a quella del Wall Street Journal, rimanendo ai quotidiani), si è speso in un lungo editoriale per illustrare le ragioni dell’economia verso un impegno globale a favore del clima, di fronte a una platea spesso restia a digerire quelle delle scienze naturali.

Lo studio “100% clean and renewable wind, water, and sunlight (WWS) all-sector energy roadmaps for the 50 United States”, pubblicato su Energy and Environmental Sciences da un team di ingegneri della Stanford University e della Università della California-Berkeley, guidato da Mark Z.

Il Ddl 4148, in discussione in Brasile, è un controverso disegno di legge che limita fortemente l’informazione al consumatore sui prodotti che mangia, ed è stato recentemente approvato dalla Camera del Paese con 320 voti favorevoli e 120 contrari: adesso la palla passerà al Senato, cui spetta l’ultima parola.

Il 20 maggio il governatore della California,  Jerry Brown, dopo che le stime sulla fuoriuscita di petrolio da una condotta sono salite da 21.000 e più di 105.000 galloni, ha dichiarato lo stato di emergenza.

La marea nera provocata da una rottura in un oleodotto  ha portato alla chiusura di due spiagge della costa a nord di Santa Barbara, al fermo della pesca locale ed ha fortemente  danneggiato l’habitat di uccelli rari e in via di estinzione sensibile.

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