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Trivelle, Corte Costituzionale: sì al referendum. Ecco tutte le reazioni

3 milioni di firme contro il TTIP

Fermiamo gli assassini del clima

Trivelle, Corte Costituzionale: sì al referendum. Ecco tutte le reazioni

La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum sulla durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate nelle acque territoriali italiane, cioè entro le 12 miglia dalla costa.

3 milioni di firme contro il TTIP

Dal 10 al 17 ottobre, forti dei 3 milioni di firme raccolte in tutto il continente, centinaia di migliaia di persone scenderanno in piazza per chiedere linterruzione dei negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio.

Fermiamo gli assassini del clima

“Ho condiviso i pareri negativi che sin dal 2011 la Regione Puglia ha espresso nei confronti delle prospezioni nel mare adriatico, ho accolto con gioia le pronunce di annullamento del decreto MATTM del TAR Lazio e quella del TAR Puglia, ho partecipato alle manifestazioni di dissenso promosse dalle associazioni ambientaliste del nostro territorio, ho fatto mio il timore delle ripercussioni che le tecniche di prospezione Air Gun potrebbero avere sull’ecosistema marino.

In una sola settimana la campagna dell'Arci per il sostegno urgente ai centri di solidarietà sociale in Grecia ha raccolto più di 15.000 euro.

L'Arci ringrazia di cuore le persone e i collettivi che hanno raccolto per primi l'invito a compiere un gesto politico concreto. Stiamo insieme dimostrando che esiste un’Europa che sta dalla parte giusta.

Dalla parte dell'Europa dei popoli, che è fatta di giustizia sociale, di diritti, di partecipazione. Che sta vicino al popolo greco e alla sua resistenza democratica e sociale.

Stop alle trivellazioni. Le associazioni ambientaliste si appellano alle regioni: Federazione Pro Natura, Greenpeace Italia, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano, WWF chiedono la definizione di alcuni punti fermi, in previsione dell’incontro di oggi 29 luglio delle Regioni con il Ministero dello sviluppo economico.

Di seguito il manifesto a cui preghiamo di dare ampia diffusione.

 

 

 

Allarme Natura è la più grande campagna della storia a difesa delle direttive comunitarie Habitat e Uccelli, che la Commissione vorrebbe modificare, indebolendole.

Con una lettera firmata da Lorenzo Frattini, presidente Legambiente Emilia-Romagna, e Vittorio Cogliati presidente nazionale del Cigno Verde, Legambiente ha informato il Commissario dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone e la Regione Emilia-Romagna della situazione del troncone della autostrada TI-BRE nel parmense, chiedendo «una verifica sulla correttezza della procedura autorizzativa, sull’uso delle risorse rispetto ai risultati conseguiti, sull’effettivo beneficio pubblico, ed un’eventuale e conseguente revisione della procedura di appalto».

L’enorme Tam Tam dell’opinione pubblica attraverso petizioni, firme, mail e Tweet inviati direttamente da migliaia di cittadini europei ai parlamentari, ha sicuramente sortito i suoi effetti. Con la loro mobilitazione, più di 2 milioni di cittadini hanno chiesto a gran voce di ripensare i pilastri del negoziato in corso: arbitrato privato per proteggere i diritti degli investitori, cooperazione regolatoria fuori controllo, nessuna tutela per etichettature e standard dei prodotti, sicurezza alimentare, indicazioni geografiche e servizi pubblici.

Ecco che subito ci ritorna alla memoria questo motto non appena leggiamo i dati elaborati dall’Ocse e pubblicati da Repubblica che spiega: “In Italia il 20% più ricco detiene il 61,6% della ricchezza e il 20% appena al di sotto il 20,9%. Il restante 60% si deve accontentare del 17,4% della ricchezza nazionale”.

 

Il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti  è un trattato di libero scambio che l’Unione Europea è chiamata a concludere con gli Stati Uniti. Questa trattativa, con la scusa di un’armonizzazione delle normative sul libero commercio, antepone il mercato e gli interessi privati a quelli della collettività e apre ad una riduzione degli standard sociali e ambientali. Le trattative sul TTIP si sono svolte finora a porte chiuse: Parlamenti nazionali e cittadini non sono adeguatamente informati su normative che potrebbero invece incidere sui loro diritti.

Un voto non decisivo per il corso nel negoziato, ma sicuramente indicativo del giudizio politico che i Parlamenti europei danno della sostanza del trattato. Un’indicazione non vincolante ma importante per capire se la Commissione Ue, che negozia da sola e in segreto i testi legali del trattato, goda della fiducia dell’europarlamento e fino a che punto.

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