Approvata ieri all’unanimità in Consiglio Regionale della Toscana la risoluzione a firma del presidente del Consiglio Eugenio Giani (PD), nonché dei consiglieri Stefano Scaramelli (PD), Simone Bezzini (Pd), Claudio Borghi (Lega Nord) e Stefano Mugnai (Forza Italia). Con questo atto “il Consiglio regionale, d’intesa con il Comune di Siena, il Consorzio tutela del Palio e il Magistrato delle contrade”, si impegna a “salvaguardare il valore storico e sociale del Palio di Siena”.
Il Consiglio toscano è ora impegnato a promuovere il Palio “a livello nazionale ed internazionale come esempio virtuoso di evento storico-culturale espressione dell’identità locale di una comunità e degno quindi di essere considerato a tutti gli effetti patrimonio culturale immateriale dell’umanità secondo i canoni dell’Unesco”. Inoltre lo stesso Consiglio Regionale è impegnato a “mettere in atto tutte le iniziative, in primo luogo coinvolgendo il Governo e il Ministero dei Beni culturali, per permettere che il Palio venga ufficialmente annoverato tra gli eventi tutelati quale patrimonio culturale dell’umanità” e a “garantire la tutela e il corretto svolgimento della manifestazione anche al fine della salvaguardia della salute degli animali, proseguendo nell’azione di monitoraggio della sicurezza con particolare riferimento alle varie fasi di progressione della carriera”.
A presentare ieri in Consiglio la mozione è stato il presidente Giani, che ha evidenziato quanto il Palio sia “segno distintivo della cultura toscana”, rappresentando un elemento di “coesione sociale”. Il presidente Giani ha sottolienato come a Siena si attendeva il pronunciamento del Consiglio regionale, “specie in questi giorni di polemica, seguenti il Palio di luglio e precedenti quello di agosto, mentre sulla stampa si leggono articoli che talvolta in modo superficiale trattano un argomento invece complesso e legato all’identità culturale e storica di una città e dell’intera Toscana”.
Il consigliere Stefano Scaramelli, Pd, ha evidenziato l’importanza di una risoluzione che chiede la salvaguardia dei valori del Palio affermando che “argomenti come questo fanno superare le divisioni politiche, vista la sottoscrizione da parte di autorevoli esponenti delle opposizioni”. Scaramelli ha quindi specificato che l’obiettivo è “far diventare il Palio patrimonio culturale dell’umanità” e ha chiesto di evidenziare, cosa poi avvenuta, il fatto che il Consiglio regionale si impegna “d’intesa con il Comune di Siena, il Consorzio tutela del Palio e il Magistrato delle contrade”, ossia con le realtà locali preposte al Palio senese.
Irene Galletti, M5s, dopo aver evidenziato la “condivisibilità della risoluzione”, ha affermato che “non si può sottovalutare la reale tutela della salute degli animali” e pertanto ha chiesto di inserire nel testo il riferimento al “monitoraggio della sicurezza nelle varie fasi di progressione della carriera”, ipotizzando anche il coinvolgimento delle associazioni animaliste oltre che delle realtà cittadine che si interessano di Palio.
Manuel Vescovi, Lega Nord, si è detto favorevole alla risoluzione e al fatto che il Consiglio promuova la sua iniziativa d’intesa con Comune, Consorzio tutela del Palio e Magistrato delle contrade senesi, ma si è detto contrario all’idea di “mettere nel mezzo tutti”. Chi è contrario alle tradizioni di questa terra, ha detto Vescovi, “si deve chiedere se è traditore di questa terra”.
Simone Bezzini, Pd, pur dicendosi disponibile ad accogliere la proposta della consigliera Galletti (M5S) per quanto riguarda il monitoraggio della progressione della corsa in piazza del Campo, ha sottolineato che “la risoluzione, già nella sua versione originale, non ignorava affatto la salute degli animali”.
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