Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione

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Riforma costituzionale, Imposimato a Vado Ligure: "Un colpo di stato nel silenzio, spettro della dittatura"

Ieri sera il presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione ha portato le ragioni del No per il referendum costituzionale in un incontro pubblico organizzato dal “Meet UP Amici di Beppe Grillo di Vado e Quiliano”

Dietro la riforma costituzionale lo spettro di una dittatura in Italia e di una futura guerra preventiva in Iran”. Le disposizioni previste dalla nuova carta che porta la firma del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro Maria Elena Boschi, nascondono un tentativo autoritario secondo il Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato che ieri sera a Vado Ligure ha portato le ragioni del No per il referendum costituzionale in un incontro pubblico organizzato dal “Meet UP Amici di Beppe Grillo di Vado e Quiliano” presso i Giardini a Mare.

A preoccupare il giudice Imposimato, che nella sua carriera si è occupato della lotta a cosa nostra, alla camorra e al terrorismo in Italia, il controllo sugli organi di garanzia, sulla Corte Costituzionale e sul presidente della Repubblica.

Imposimato oltrepassa i punti più dibattuti della riforma riguardo il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni: “Il pericolo più grande di questa riforma riguarda il controllo degli organi giurisdizionali, il depotenziamento degli organi di garanzia e il conferimento di maggiori poteri al presidente del Consiglio – afferma – Infatti la riforma segue due tendenze, quella di ampliare il potere del premier e quella di depotenziare il parlamento e l’opposizione”.

Renzi ha messo mano sul Consiglio di Stato, sulla Corte dei Conti e sulla magistratura ordinaria – prosegue – La norma infatti prevede che due giudici della Corte Costituzionale saranno nominati dal Senato, mentre gli altri cinque saranno nominati da Renzi. Questo vuol dire che la Corte Costituzionale diventerà un organo della maggioranza, e i giudici non saranno più imparziali. Così il presidente della Repubblica sarà eletto solo dalla maggioranza e saranno depotenziati gli organi di garanzia, controllati sempre dalla maggioranza”.

Il controllo sulla magistratura e sugli organi di garanzia non rappresentano altro che “un colpo di stato” secondo il giudice Ferdinando Imposimato che afferma: “La riforma instaurerà una dittatura personale del presidente del Consiglio, Renzi avrà poteri enormi per fare le leggi e per fare le nomine. Solo una riforma diabolica poteva mettere mano sugli organi di garanzia e sulla magistratura. L’obiettivo è trasformare la Repubblica Parlamentare Italiana in una repubblica presidenziale dove il presidente detiene grandi poteri. Matteo Renzi con la sua prepotenza e forzando il processo delle leggi, vuole legalizzare l’illegalità. Altre leggi diaboliche sono infatti il Salva Banche e l’Italicum”.

E continua: “L’essenza della democrazia è la libertà e l’alternanza, tutto questo andrà a scomparire se vincerà il Sì. Gli italiani devono capire la pericolosità della riforma che mira alla distruzione della libertà e della democrazia. Per questo votare No al referendum potrà salvare quella che deve rimanere l’unica Carta, l’eredità lasciata dai nostri padri costituenti”.

Un altro aspetto della riforma lasciato invece dietro le quinte, è la modifica dell’articolo 78 della Costituzione che recita: “Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari”: “Ora con la riforma la dichiarazione di guerra sarà possibile solo attraverso il consenso della Camera dei Deputati – spiega Imposimato – Questo è gravissimo e nasconde un altro spettro che si cela dietro alla riforma: la guerra preventiva in Iran”.

Il Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione fa riferimento ad un argomento di cui ha dibattuto nel suo libro “La Grande Menzogna” del 2006 in cui parla del ruolo della Cia, dell’M15 e del Mossad nell’enigma del Niger-gate all’interno della guerra all’Iraq, in particolare sulla preparazione delle condizioni politico-militari per legittimare la guerra preventiva contro l’Iran. “Matteo Renzi è controllato e influenzato da poteri occulti, come il gruppo Bilderberg, che spingerebbero non solo l’Italia ma anche gli altri Paesi europei, a partecipare nella guerra preventiva contro l’Iran. Per questo, modificando l’articolo 78 della Costituzione, sarà più facile”.

Uno scenario inquietante quello descritto dal giudice Ferdinando Imposimato, dietro la riforma Renzi – Boschi. Ma quello che lascia ancora più basiti è il come questa riforma abbia trovato la sua realizzazione attraverso “un colpo di stato silenzioso e diabolico”, nell’indifferenza del popolo italiano.



Il Giudice Imposimato nel corso del dibattito a Vado Ligure è stato affiancato dai rappresentanti regionali del M5S, Alice Salvatore, Andrea Melis e Marco De Ferrari e dal deputato Sergio Battelli. Hanno contributo alla partecipazione nell’evento i Meet Up del Movimento 5 Stelle delle Albissole, Spotorno, Varazze, Arenzano e Albenga, del Comitato Acqua Bene Comune e dell’associazione dei Papà Separati.

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