Biocarburanti di seconda generazione

Condividi

Share/Save

Biocarburanti: tre siti italiani interessano il Mise

Categoria: Energia Tag:

Sulcis, Termini Imerese e Puglia sono da gennaio 2013 al centro di un accordo per la realizzazione di tra impianti per la produzione di bioetanolo da materie prime no food, quelli che comunemente vengono chiamati biocarburanti di seconda generazione che non mettono in pericolo la sicurezza ambientale. Solo ora però, nelle ultime settimane, il Ministero dello Sviluppo Economico ha proposto e promosso una serie di incontri per la valutazione del progetto coinvolgendo insieme alla Biochemtex (Gruppo Mossi&Ghisolfi) anche enti finanziari e arrivando alla conclusione che il progetto deve essere portato avanti.

Dopo l’incontro della scorsa settimana la Biochemtex si è occupata di inviare un progetto di sviluppo per ognuno dei tre siti proposto direttamente a Invitalia e nei prossimi giorni dovrà essere portata avanti un’azione congiunta tra le parti che riesca a dare una previsione per la realizzazione degli impianti.

Qualora gli impianti per la produzione di biofuel da rifiuti cellulosici o rifiuti domestici dovessero essere realizzati si andrebbero ad aggiungere al sito di Crescentino della Beta Renewables, al momento l’unico impianto su scala commerciale per la produzione di biocarburanti in Europa.

Grazie agli impianti per la produzione di biofuel si potrà ridurre il rilascio di inquinanti derivante dal consumo di combustibili fossili e migliorare la qualità dell’aria.

Commenti

Aggiungi un commento

Plain text

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Indirizzi web o e-mail vengono trasformati in link automaticamente
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
CAPTCHA
Dimostraci che non sei una macchina :-)
Image CAPTCHA
Enter the characters shown in the image.