L’art. 15, stante quanto denunciato da diverse associazioni capitanate dalla LIPU, lascia sostanzialmente inalterato l’attuale ordinamento, consentendo così di continuare a catturare più specie di uccelli per servire ai cacciatori come “richiami vivi”.
A votare contro anche Fratelli d’Italia. Favorevole, invece, all’emendamento in difesa degli animali, tutto il gruppo del Movimento Cinque Stelle, SEL, Gruppo Misto, buona parte di Scelta Civica e parte di Forza Italia.
Secondo un comunicato dei Deputati in Commissione Agricoltura del Movimento Cinque Stelle, PD e Lega avrebbero così votato una pratica definita “aberrante ed illecita“. Il riferimento, evidentemente, è anche alla procedura annunciata dall’Unione Europea contro tale uso.
“Il Governo – spiega la parlamentare 5stelle Chiara Gagnarli – ha tentato di arrampicarsi sugli specchi durante la discussione in Aula presentando un emendamento “specchietto per le allodole” che non risolve niente, anzi, se possibile complica le cose, e poi dichiara che in questo contesto non era necessario entrare nel merito della legge 157, ma bastava solo risolvere la procedura di infrazione. E come pensa di farlo il Governo? Introducendo nuove deroghe. Le stesse che l’Europa ci chiede di interrompere da 20 anni. Solo fumo negli occhi, insomma. Come sempre. Sarebbe bastato votare il nostro emendamento appoggiato anche da altri partiti. Ma il governo ha preferito sposare la linea della Lega e far vincere la lobby dei cacciatori”.
Duro il primo commento della LIPU che nei mesi scorsi aveva raccolto 50.000 firme contro tale pratica. Per Danilo Selvaggi, Direttore Generale della LIPU, quanto avvenuto oggi rappresenta un fatto grave ma la battaglia per la salvezza di decine di migliaiai di uccelli selvatici, costretti in piccole gabbie ed in condizioni di penombra, è solo rinviata. Il prossimo appuntamento è ora al Senato.
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