Rassegna Stampa

Come rendere seducente (e democratico) il trasporto pubblico: la lezione che viene da lontano

Feb
12
Il vero progresso nella mobilità non è quando anche i poveri usano le auto, ma quando anche i ricchi usano il trasporto pubblico o le biciclette.
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Vendere cibo fatto in casa non è più un crimine… in California

Feb
12

Avete mai pensato che un piatto vi viene talmente bene che potreste venderlo? Qualcuno, assaggiando quello che avete preparato, vi ha mai detto “potresti farci un business”? Si?

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Tutto quello che c'è da sapere sul cacciabombardiere F-35

Feb
12
Anche il Pentagono boccia il velivolo Joint Strike Fighter. Lo documenta un report analizzato in anteprima da Altreconomia. Su questo tema il nostro Francesco Vignarca -autore de "Il caro armato" (acquista e scarica in pdf) e de "L'economia armata" (acquista qui)- lunedì 3 febbraio è stato ospite di "Presa diretta", su Rai3
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Nelle mani dei contadini

Giu
05
Le imprese transnazionali sono sempre più concentrate verso la conquista della biomassa. Si comportano come veri «bio padroni», dice Pat Mooney, docente universitario canadese, da anni accanto ai movimenti globali nella lotta contro la brevettazione e la privatizzazione della biodiversità. Con il consenso dei governi, inclusi quelli dei paesi «emergenti», come il Brasile, le imprese lavorano per individuare i metodi scientifici che consentono di trasformare le ultime risorse del pianeta in materiale di consumo. Il fumo creato con la green economy e le nano-tecnologie ha stordito e illuso tanti e arricchito alcuni, non certo i contadini che attraverso il loro lavoro quotidiano e le loro organizzazioni continuano a produrre, anche se nesso uno lo dice, il 70 del cibo che mangiamo. Il loro potere diffuso e la loro ostinazione restano enormi. Per altro, gran parte dei contadini rifiutano di essere al soldo dell’agricoltura industriale e non usano prodotti chimici nei campi per scelta e perché non se li possono permettere. Se vogliamo sopravvivere ai cambiamenti climatici e garantire cibo buono e sano a tutti, dobbiamo soltanto permettere a quei contadini e a quelle contadine di restare i custodi della biodiversità.
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Nelle mani dei contadini

Giu
05
Le imprese transnazionali sono sempre più concentrate verso la conquista della biomassa. Si comportano come veri «bio padroni», dice Pat Mooney, docente universitario canadese, da anni accanto ai movimenti globali nella lotta contro la brevettazione e la privatizzazione della biodiversità. Con il consenso dei governi, inclusi quelli dei paesi «emergenti», come il Brasile, le imprese lavorano per individuare i metodi scientifici che consentono di trasformare le ultime risorse del pianeta in materiale di consumo. Il fumo creato con la green economy e le nano-tecnologie ha stordito e illuso tanti e arricchito alcuni, non certo i contadini che attraverso il loro lavoro quotidiano e le loro organizzazioni continuano a produrre, anche se nesso uno lo dice, il 70 del cibo che mangiamo. Il loro potere diffuso e la loro ostinazione restano enormi. Per altro, gran parte dei contadini rifiutano di essere al soldo dell’agricoltura industriale e non usano prodotti chimici nei campi per scelta e perché non se li possono permettere. Se vogliamo sopravvivere ai cambiamenti climatici e garantire cibo buono e sano a tutti, dobbiamo soltanto permettere a quei contadini e a quelle contadine di restare i custodi della biodiversità.
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Giu
05
Le imprese transnazionali sono sempre più concentrate verso la conquista della biomassa. Si comportano come veri «bio padroni», dice Pat Mooney, docente universitario canadese, da anni accanto ai movimenti globali nella lotta contro la brevettazione e la privatizzazione della biodiversità. Con il consenso dei governi, inclusi quelli dei paesi «emergenti», come il Brasile, le imprese lavorano per individuare i metodi scientifici che consentono di trasformare le ultime risorse del pianeta in materiale di consumo. Il fumo creato con la green economy e le nano-tecnologie ha stordito e illuso tanti e arricchito alcuni, non certo i contadini che attraverso il loro lavoro quotidiano e le loro organizzazioni continuano a produrre, anche se nesso uno lo dice, il 70 del cibo che mangiamo. Il loro potere diffuso e la loro ostinazione restano enormi. Per altro, gran parte dei contadini rifiutano di essere al soldo dell’agricoltura industriale e non usano prodotti chimici nei campi per scelta e perché non se li possono permettere. Se vogliamo sopravvivere ai cambiamenti climatici e garantire cibo buono e sano a tutti, dobbiamo soltanto permettere a quei contadini e a quelle contadine di restare i custodi della biodiversità.
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Giu
05
Le imprese transnazionali sono sempre più concentrate verso la conquista della biomassa. Si comportano come veri «bio padroni», dice Pat Mooney, docente universitario canadese, da anni accanto ai movimenti globali nella lotta contro la brevettazione e la privatizzazione della biodiversità. Con il consenso dei governi, inclusi quelli dei paesi «emergenti», come il Brasile, le imprese lavorano per individuare i metodi scientifici che consentono di trasformare le ultime risorse del pianeta in materiale di consumo. Il fumo creato con la green economy e le nano-tecnologie ha stordito e illuso tanti e arricchito alcuni, non certo i contadini che attraverso il loro lavoro quotidiano e le loro organizzazioni continuano a produrre, anche se nesso uno lo dice, il 70 del cibo che mangiamo. Il loro potere diffuso e la loro ostinazione restano enormi. Per altro, gran parte dei contadini rifiutano di essere al soldo dell’agricoltura industriale e non usano prodotti chimici nei campi per scelta e perché non se li possono permettere. Se vogliamo sopravvivere ai cambiamenti climatici e garantire cibo buono e sano a tutti, dobbiamo soltanto permettere a quei contadini e a quelle contadine di restare i custodi della biodiversità.
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Sfinaziamoli, monete complementari

Giu
05
Ropis, Eco-Iris, Epis o Valeureux: le valute complementari sono un tenativo per rimettere al centro l’autorganizzazione dei cittadini di un territorio e per promuove nuovi stili di vita invece del Pil. Pur tra limiti, differenze e contraddizioni, nel mondo ci sono circa 5.000 monete locali, senza considerare Sel (Systèmes d’Echange Locaux) e banche del temmpo che contabilizzando gli scambi attraverso unità basate sul tempo
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Papa Francesco distrugge l’ecologismo dominante

Giu
05

“Oggi voglio parlare di ambiente”. Ha aperto così l’udienza generale del mercoledì in piazza san Pietro Papa Francesco. L’occasione era quella giusta, visto che proprio oggi ricorre la Giornata mondiale dell’Ambiente. Si è soffermato su due parole, Bergoglio: conservare e custodire: “Stiamo veramente coltivando e custodendo il creato oppure lo stiamo sfruttando e trascurando?”.

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Papa Francesco distrugge l’ecologismo dominante

Giu
05

“Oggi voglio parlare di ambiente”. Ha aperto così l’udienza generale del mercoledì in piazza san Pietro Papa Francesco. L’occasione era quella giusta, visto che proprio oggi ricorre la Giornata mondiale dell’Ambiente. Si è soffermato su due parole, Bergoglio: conservare e custodire: “Stiamo veramente coltivando e custodendo il creato oppure lo stiamo sfruttando e trascurando?”.

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