Ha creato una mentalità, un modo di esercitare potere e un codice deontologico. "Il capitalismo è la prima civiltà globale della storia”, afferma con orgoglio: “Non c’è nessun altra alternativa”. Ma perché la cultura del capitale si dimostra essere tanto persistente? Perché, direi senza cercare ulteriori riflessioni, realizza una delle dimensioni essenziali dell’esistenza umana, per quanto lo faccia in modo distorto: la necessità di autoaffermazione, di rafforzare il proprio io che altrimenti non sussiste e viene assorbito da altri o scompare.