Allarme Natura! L'appello per salvare le Direttive europee che proteggono la natura

Mobilitazione degli ambientalisti europei in difesa delle leggi Ue “salva-natura”. Oltre cento organizzazioni non governative hanno unito le forze per lanciare una campagna online, battezzata “Allarme natura” (su Twitter l’hashtag è #NatureAlert), che consente ai cittadini di partecipare alla consultazione pubblica della Commissione europea, impegnata nella revisione di due direttive chiave: Habitat e Uccelli, fra le più importanti al mondo in termini di tutela di animali, piante e habitat, dall’estinzione. Per saperne di più sulla consultazione pubblica e sulle due direttive, cliccare qui. Ma perchè accade questo? E’ l’esito di REFIT, un programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione della Commissione europea, in pratica una semplificazione burocratica che ha il fine di ridurre i costi. REFIT è permanente e ci sono cento azioni decise nel 2013 e in corso di attuazione.
Ad organizzare e promuovere l’iniziativa online sono Wwf, BirdLife (in Italia Lipu), European Environmental Bureau (qui da noi Legambiente, Fai e Pro-natura) e Friends of the Earth Europe, che si battono perché le norme attuali vengano mantenute, applicate meglio e fatte rispettare. Gli ambientalisti temono che l’esecutivo Ue abbia tutte le intenzioni di indebolire, più che di migliorare, le leggi esistenti. Grazie alla normativa attuale l’Europa conta sulla più estesa rete di aree protette al mondo, Natura 2000, che copre quasi un quinto del territorio Ue e il 4% delle sue aree marine.
La consultazione via web sarà l’unica occasione per il pubblico di esprimere la propria opinione durante la valutazione tecnica della Commissione europea, fino al prossimo 24 luglio. Cosa succede al termine della consultazione pubblica? La Commissione Ue a giugno 2016 decide se le direttive sono adatte allo scopo o se procedere al processo di revisione, e valuta le possibili opzioni per la modifica delle direttive. Se alla fine di questo processo la Commissione decide se le leggi devono essere cambiate ne propone una revisione. La nuova proposta viene poi discussa e negoziata da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell’Unione Europea, e nel giro di qualche anno vengono emanate nuove leggi. “Il Wwf ha combattuto per oltre trent’anni per assicurarsi che l’Europa avesse leggi di tutela della natura con standard di livello mondiale” afferma Tony Long, direttore dell’ufficio Ue del Wwf, deciso a “non lasciare che questa eredità venga distrutta”. Per questo “ora parte un appello popolare per mantenere viva la natura” afferma Long. Per partecipare al questionario di “Allarme natura”, che ha già raccolto più di 47mila pareri, cliccare www.naturealert.eu/it.

 

Le risposte per meglio difendere la Natura.

 

1. Quanto è importante la conservazione della natura per voi?

Molto importante.

2. Quanta familiarità avete con le misure di conservazione della natura dell’UE ?

  • Direttiva Uccelli: Abbastanza
  • Direttiva Habitat : Abbastanza Rete di aree protette
  • Natura 2000 : Abbastanza

3. Quanto sono importanti le direttive Uccelli e Habitat per la conservazione della natura?

Molto importanti.

4. Gli obiettivi strategici delle direttive sono adeguati a proteggere la natura nell’UE?

Del tutto adeguati.

Le Direttive Natura hanno come obiettivo il miglioramento di specie e habitat di alto valore naturalistico. La visione che le Direttive descrivono è condivisa dalle organizzazioni ambientaliste in tutta l’unione Europea.

5. L’approccio delineato nelle direttive è adeguato a proteggere le specie e gli habitat dell’UE?

Del tutto adeguato.

Le Direttive Natura impongono agli Stati Membri di stabilire regole rigorose per la protezione di tutti gli uccelli selvaggi e di un’ampio gruppo di specie animali a rischio, e di identificare e proteggere habitat di alto valore naturalistico.

6. Le direttive sono state efficaci nel proteggere la natura?

Molto efficaci.

Le Direttive hanno portato al notevole aumento dell’area naturale protetta in Europa. Studi scientifici dimostrano che, grazie alla tutela garantita dalle Direttive, popolazioni di alcune specie di animali selvaggi sono aumentate in misura sostanziale.

7. Quanto è importante la rete Natura 2000 ai fini della protezione delle specie e degli habitat minacciati nell’UE?

Molto importante.

La Rete Natura 2000 comprende circa 27,000 aree di alto valore naturalistico coprendo circa il 18% del territorio dell’Unione Europea e oltre il 4% delle area marina. E’ dimostrato che questi siti hanno permesso il recupero di alcune delle specie più a rischio in Europa.

8. Che rapporto c'è tra i costi di attuazione delle direttive Uccelli e Habitat e i benefici derivanti dalla loro attuazione?

I benefici sono leggermente maggiori dei costi.

Studi dimostrano che i benefici prodotti dalle Direttive Natura sono largamente superiori ai costi. Oltre a preteggere la natura, i siti Natura 2000 producono un’ampia serie di benefici.

9. Se le direttive si concentrano in primo luogo sulla conservazione della natura, nella loro attuazione in che misura sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti?

  • aspetti economici – grande
  • aspetti sociali – grande
  • aspetti culturali – grande
  • caratteristiche regionali – grande
  • caratteristiche locali – grande 

La legislazione si adatta bene alle diversità presenti all’interno dell’Unione Europea per quel che riguarda gli aspetti socio-economici, di strutture di governance, preferenze e tradizioni culturali locali.

10. Le politiche dell'UE nei seguenti settori sostengono in generale gli obiettivi delle direttive Uccelli e Habitat?

  • Agricoltura e sviluppo rurale – No
  • Pesca e affari marittimi - Potrebbero fare di più
  • Coesione (regionale) – Potrebbero fare di più
  • Energia – No
  • Trasporti – No
  • Ambiente – Si
  • Industria e imprese – Potrebbero fare di più
  • Cambiamenti climatici – Potrebbero fare di più
  • Salute – Potrebbero fare di più
  • Ricerca e innovazione – Potrebbero fare di più

Molte delle politiche ambientali europee supportano le Direttive, mentre, secondo le organizzazioni ambientaliste, altre sono problematiche. La politica agricola europea incentiva l’agricoltura intensiva e non sostiene gli agricoltori che lavorano in modo più sostenibile. La politica energetica europea, nonostante i tentativi di focalizzarsi sulla promozione di energie rinnovabili sostenibili, continua a supportare i combustibili fossili. Si continua inoltre a dare sussidi per i biocarburanti nonostante il loro impatto negativo sull’ambiente sia stato già provato. Le politiche dei trasporti hanno promosso lo sviluppo di infrastrutture in luoghi non adatti e con poca attenzione a habitat e specie.

11. Le direttive hanno fornito un valore aggiunto impossibile da ottenere attraverso leggi regionali o nazionali in questo settore?

In misura significativa.

Poiché la natura non conosce confini, l’azione per la protezione della natura può essere efficace solo se coordinata a livello internazionale. Questo ne giustifica l’approccio a livello di Unione Europea. Le Direttive hanno dato un forte impulso agli sforzi per la conservazione della natura in Europa.

12. Le direttive hanno prodotto un valore aggiunto per l’economia (ad esempio la creazione di posti di lavoro o di opportunità commerciali legati a Natura 2000)?

In misura significativa.

Le Direttive apportano un valore aggiunto importante all’economia assicurando che le stesse regole vengano applicate a tutte le imprese, e attirando visitatori e turisti. Il valore dei benefici economici generati dalla Rete Natura 2000 è stimato intorno ai €200 - €300 miliardi all’anno.

13. Le direttive hanno apportato benefici sociali aggiuntivi (ad esempio, in termini di salute, cultura, tempo libero, istruzione)?

In misura significativa.

Grazie alle Direttive, habitat di alto valore naturalistico sono stati protetti permettendone la conoscenza e il godimento da parte delle generazioni presenti e di quelle future. E’ dimostrato scientificamente che il contatto con la natura sia legato a benefici mentali e fisici.

14. È ancora necessario l’intervento normativo dell’UE per proteggere le specie e gli habitat?

Sì.

Le Direttive sono state adottate per rimediare ad una serie di errori e inconsistenze nelle leggi nazionali di protezione della natura. Le ragioni per un’azione di conservazione della biodiversità a livello di Unione Europea rimangono valide ora più che mai. Si dovrebbe ora garantire che le Direttive siano pienamente applicate in tutti i Paesi dell’Unione Europea.

 

Per aderire alla Campagna puoi firmare qui.

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