Martedì scorso, la temperatura registrata in Antartico è stata di... 17,5 gradi centigradi. A riferirlo è stata la CNBC, che ha citato dati di The Weather Underground: un dato, hanno spiegato, che batte il record assoluto, registrato nel 1961. La temperatura è stata rilevata alla Base Marambio, una stazione di ricerca scientifica situata sull’isola Seymour, nella punta settentrionale del «continente ghiacciato». Un dato incredibile, ma che è in qualche modo in linea con gli allarmi lanciati a più riprese dagli scienziati, secondo i quali la macro-regione si sta scaldando ad un ritmo quattro volte superiore rispetto a quello del resto del Pianeta. La dinamica accelera la fusione dei ghiacci, con gravi conseguenze sia sull’ecosistema locale (con la scomparsa ad esempio di numerose colonie di pinguini), sia a livello globale.
Secondo un articolo pubblicato dalla rivista scientifica Nature nel 2012, la velocità del riscaldamento è il 99,7% più alta rispetto a quanto accaduto negli ultimi due millenni. Una prova ulteriore di tale dinamica è arrivata più recentemente dal Totten, il più grande ghiacciaio dell’Antartico orientale, che ha cominciato a fondere nonostante fosse stato considerato protetto dalle correnti calde del mare. Tenuto conto delle dimensioni, potenzialmente la sua scomparsa potrebbe provocare una crescita di sei metri del livello dei mari.
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