L'Onu ha preparato una nuova bozza di accordo sulla lotta al riscaldamento globale, che dovrebbe essere firmato a Parigi il prossimo dicembre alla conferenza internazionale sul clima Cop 21. La bozza è di una ventina di pagine, molto più snella della precedente versione del luglio scorso. Si pone l'obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro i due gradi rispetto ai livelli pre-industriali. Il documento - che non ha però un valore ufficiale - chiarisce quali elementi faranno parte di un accordo durevole giuridicamente vincolante e quali andranno in un documento che potrà evolversi nel tempo. La prima parte comprende un obiettivo globale a lungo termine sul picco o l'eliminazione graduale delle emissioni di gas a effetto serra.
Stabilisce anche che i Paesi dovrebbero presentare ogni cinque anni piani di taglio dell'anidride carbonica, aumentando progressivamente i loro sforzi. Perdite e danni provocati dagli impatti climatici, fra le principali preoccupazioni dei paesi poveri, sono due aspetti riconosciuti nella bozza, ma i dettagli sono lasciati al documento finale vincolante. Molte parti del testo restano tra parentesi quadre, indicando che la precisa formulazione deve ancora essere concordata. Le decisioni possono essere prese dai negoziatori dei 195 Paesi coinvolti.
Sono 146 in totale i Paesi che hanno presentato impegni di riduzione di CO2, pari all'87% del totale delle emissioni di carbonio. Questa bozza sarà alla base dei colloqui intermedi a Bonn dal 19 al 23 ottobre, l'ultima sessione di negoziati prima della Cop 21 a Parigi. In una 'nota di scenario' separata, i due co-presidenti della Cop 21, Ahmed Djoghlaf e Dan Reifsnyder, indicano che vorrebbero mettere il testo della bozza su un maxi schermo, in modo che i negoziatori possano analizzarlo riga per riga. Questo favorirebbe i Paesi in via di sviluppo, che in precedenza avevano lamentato la difficoltà di seguire i lavori.
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