Per limitare il riscaldamento del Pianeta entro i due gradi occorre triplicare la spesa pubblica a livello globale in tecnologie per l'energia pulita. Il calcolo arriva dall'Agenzia internazionale dell'energia (IEA), che nel suo ultimo rapporto ETP 2015 mostra come non sarà possibile centrare gli obiettivi di riduzione di CO2 per il 2050 attesi dall'accordo di Parigi il prossimo dicembre con l'attuale ritmo dell'innovazione nel campo dell'energia verde e mantenere la temperatura globale al di sotto della 'soglia critica'.
Secondo Maria van der Hoeven, direttore esecutivo dell'Aie, attualmente "la spesa annuale dei governi per ricerca e sviluppo nel campo dell'energia si stima ammonti a 17 miliardi di dollari". "Triplicare questa cifra, come raccomandiamo - afferma van der Hoeven - richiede che governi e settore privato lavorino insieme e si concentrino sulle tecnologie a basso contenuto di carbonio". In uno scenario a lungo termine (2DS) che mantiene entro i due gradi il riscaldamento globale, il sistema energetico mondiale è trasformato dall'innovazione tecnologica, con una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 da carburanti fossili del 40% rispetto allo scenario 'business as usual', cioè con nessuna modifica (6DS). Il rapporto ETP 2015 mostra inoltre che lo scenario 2DS non solo consente di raggiungere gli obiettivi rispetto ai cambiamenti climatici, ma aumenta la sicurezza energetica e conviene al portafogli: per ogni dollaro investito in tecnologie per l'energia pulita per lo scenario 2DS, quasi tre dollari vengono risparmiati in costi di carburante, entro il 2050.
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