3 milioni di firme contro il TTIP |
Accordo TPP - Ambiente e clima in svendita? |
"La guerra non è un incidente, né una fatalità, ma il risultato di un sistema economico predatorio e ingiusto" |
Sono in Nigeria, in occasione del 20° anniversario dell’esecuzione del leader ambientalista nigeriano Ken Saro Wiwa, per visitare l’Ogoniland, che è stata devastata dalla Shell. La rovina del fertile delta del Niger, causata dalla cupidigia e dall’irresponsabilità dell’industria petrolifera ha forti parallelismi con la rovina della Grecia causata dalla cupidigia e dall’irresponsabilità delle banche e delle istituzioni finanziarie.
Un recente investigazione resa nota da Global Witness, Blood Timber, ha portato alla luce come l’industria del legno europea abbia contribuito a finanziare la sanguinosa guerra Repubblica Centroafricana. Seleka è un'alleanza di milizie ribelli formatasi nel settembre 2012.
ATENE - Sugli scaffali sono esposti latte, formaggi, legumi, olio, vino, pasta di farine integrali, riso, tisane, saponi. Ci sono qualche cassetta di verdure fresche e prodotti artigianali realizzati nelle carceri. Tutto “made in Greece”, con l’unica eccezione di tè e caffè del commercio equo e solidale. Questa bottega nel quartiere centrale di Exarchia, ad Atene, è una di quelle costituite dalle circa 20 cooperative alimentari nate negli ultimi due anni in Grecia su iniziativa di persone disoccupate e sottoccupate.
L’enorme Tam Tam dell’opinione pubblica attraverso petizioni, firme, mail e Tweet inviati direttamente da migliaia di cittadini europei ai parlamentari, ha sicuramente sortito i suoi effetti. Con la loro mobilitazione, più di 2 milioni di cittadini hanno chiesto a gran voce di ripensare i pilastri del negoziato in corso: arbitrato privato per proteggere i diritti degli investitori, cooperazione regolatoria fuori controllo, nessuna tutela per etichettature e standard dei prodotti, sicurezza alimentare, indicazioni geografiche e servizi pubblici.
«Nell’agosto 2013 il governo Letta vara un decreto ministeriale per determinare il calcolo dell'efficienza energetica degli impianti di incenerimento.
Secondo quanto emerge da un’inchiesta realizzata da Corporate Europe Observatory (Ceo) e dal giornalista Stephane Horel, la lobby delle grandi compagnie chimiche si sarebbe mobilitata per bloccare l’adozione da parte dell’Ue di misure per gli interferenti endocrini, le sostanza chimiche che perturbano l’equilibrio ormonale (endocrine disrupting chemicals – EDC).
Il TTIP, per farla breve, mira a creare un grande mercato unico tra l’Europa e gli Stati Uniti d’America, fatto di regole comuni e di abbattimento delle barriere, tariffarie e non, dove quel “non” significa probabilmente un’ulteriore diminuzione dei diritti dei lavoratori e un’ecatombe di Piccole Medie Imprese italiane, che non potranno più competere con le grandi multinazionali americane (quante sono, già oggi, quelle capaci di innovare?). E tutto per cosa? Per un incremento di appena lo 0,5% del Pil UE, parola di Commissione Europea.
Se vogliamo vivere entro i limiti di ciò che il pianeta può fornire, prima bisogna misurare quello che stiamo utilizzando e consumando. Per questo Friends of the Earth ha chiesto agli esperti di dati ambientali di Trucost di scoprire quanta terra e acqua a sono necessarie – attraverso l’intera catena di produzione e rifornimento, e comprendendo la gestione del prodotto una volta divenuto rifiuto – per produrre il nostro cibo, i nostri vestiti e la nostra elettronica da consumo.
Economia circolare significa chiudere il più possibile i cicli produttivi, in una gestione dei flussi materiali che è alla base dello sviluppo sostenibile. Un concetto tanto importante, che diventa però spesso sfumato e contorto.