Investitori pagati in base a risultati di occupazione

Social impact bond. Tanto difficili da spiegare nel dettaglio, eppure così semplici da capire se si considera l’obiettivo tangibile. Per quello appena lanciato in Belgio (uno dei primi casi in Europa se si esclude l’eccezione del Regno Unito), lo scopo “sociale” dell’obbligazione è la riduzione della disoccupazione dei giovani immigrati, per la maggior parte rifugiati. Per riuscire a dare un lavoro a questi ragazzi, si sono messi assieme i tre attori necessari: il pubblico, attraverso l’agenzia governativa per l’impiego Actiris; il no profit, con l’associazione Duo for a Job; e i privati che ricercano i fondi, tra cui Kois Invest, membro dell’Evpa (European venture Philanthropy Association).

Duo for a Job, specializzata nella formazione permanente e nell’inserimento sociale e professionale, è stata scelta per il suo particolare metodo di lavoro: gli immigrati alla ricerca di un impiego sono affiancati da pensionati belgi esperti. In base al progetto, finanziato dai privati, il “duo” collabora per un periodo di sei mesi durante i quali i giovani sono connessi a una rete locale all’interno della quale è più probabile trovare opportunità professionali.

Dopo la valutazione dell’effettiva efficacia del progetto, stabilita da un quarto attore indipendente, il partner pubblico (Actiris) ripagherà gli investitori sociali del loro investimento più un certo ritorno, ma soltanto (come è insito nell’alto rischio di questo strumento) se gli obiettivi sono stati raggiunti. Il pubblico spende, ma meno rispetto a quanto costa alla società avere tanti giovani disoccupati.

Kois Invest sta già lavorando a un altro Social impact bond