E’ una mossa senza precedenti per l’industria delle automobili. In parte c’era da aspettarselo, come vuole la tradizione del nome della sua azienda: Nikola Tesla era infatti un ingegnere elettrico, inventore e fisico serbo naturalizzato statunitense conosciuto per il suo lavoro straordinario ed i suoi numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’ottocento ed gli inizi del novecento, inventore della corrente alternata e promotore dell’idea dell’energia libera per tutti.
Ovviamente ben sappiamo che le logiche di mercato prevalsero sull’idea rivluzionaria di Tesla ed oggi ci troviamo a pagare la nostra bolletta bimestrale, ma non tutto appare perduto: Musk ha infatti affermato che “Tesla Motors è stata creata per accellerare l’avvento del trasporto sostenibile. Se apriamo una strada alla creazione di macchine elettriche attraenti e competitive, ma poi poniamo mine di proprietà intellettuale sul campo per rendere difficile il percorso ad altri, allora stiamo lavorando in un modo contrario al nostro obiettivo.”
Tutto questo rivoluzionerà il campo delle macchine elettriche. Dal punto di vista di Musk, i brevetti sono un ostacolo alla crescita e non ce la si farà mai a combattere la crisi dei cambiamenti climatici se si va avanti da soli. Musk dice che all’inizio usarono i brevetti perché avevano paura che i grandi produttori di automobili avrebbero copiato le loro tecnologie, e che essendo la Tesla una piccola ditta, non ce l’avrebbero mai fatta a sopportarne la competizione. Ma tutto questo non è successo, e oggi il mercato delle auto elettriche è ancora molto limitato. Solo l’1% delle macchine vendute negli Usa è a emissioni zero.
Meglio va in California, dove le leggi impongono che per il triennio 2014-2017, il 14% delle auto vendute da ciascuna casa automobilistica deve esser a emissioni zero. Il mercato è dunque enorme e la competizione per la Tesla non sono le altre auto elettriche, ma l’enorme mole di macchine ancora a benzina. Musk dice che si aspetta che questa mossa open source porterà benefici alla Tesla, e che la leadership la si acquista non con muri e chiusura, ma semplicemente attraendo i migliori ingegneri e nel motivarli il più possibile.
In modo simbolico e per mostrare la nuova apertura al modello open source, Mr. Musk ha eliminato un muro che circondava la sede centrale della Tesla a Palo Alto, California. Probabilmente la Tesla ci guadagnerà anche economicamente con questa apertura. Ad esempio, la Tesla sta per costruire una fabbrica da 5 miliardi di dollari per batterie al litio, ed è evidente che un mercato maggiore le porterà maggiori clienti. Ma è strabiliante lo stesso che una ditta apra in modo così completo alla competizione.
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