Prima i pulcini maschi (appena nati) vengono separati dalle femmine e ammassati, a migliaia, in contenitori. Poi le femmine vengono di nuovo esaminate per scoprire eventuali ferite - provocate dalla cruenta selezione iniziale - o altri difetti. Quindi se trovate «non idonee»vengono gettate nel tritacarne. Vive. Stessa terribile fine per i pulcini maschi. Sono alcune delle immagini diffuse nell’ultima investigazione (girata sotto copertura) dagli attivisti di Mercy for Animals che mostrano il lato nascosto della produzione delle uova in Canada. Un video, girato dentro la Maple Leaf in Ontario, che ha riaperto il dibattito su quanto accade in questi stabilimenti.
«Che ridere: stanno bollendo»
n realtà non è la prima volta che si vedono immagini simili. Ad esempio, anche nel documentario di Nikolaus Geyrhalter del 2005 «Il nostro pane quotidiano» si vedono immagini molto simili girate negli stabilimenti europei. E un’altra investigazione, sempre di Mercy for animals, era stata diffusa nel 2009. Mentre in Italia era stata l’associazione Essere Animali a diffondere una investigazione sulla produzione di uova. Il nuovo video di Mercy for Animals ribadisce le pratiche cruente che si svolgono all’interno di questi stabilimenti: i pulcini maschi e le femmine che non possono essere avviate alla produzione delle uova sono considerati «inutili» e quindi non servono. I loro cadaveri sono invece quasi sempre destinati all’industria dei concimi o alla produzione di derivati della carne. «Ah, aha che ridere: si sentono gli uccelli che vengono spappolati», commenta un lavoratore mentre i pulcini sono tritati vivi. «Li stiamo bollendo - dice un altra - non provo nessuna empatia per loro». «Alla Maple Leaf i pulcini sono trattati come semplici macchine da carne - commenta Twyla Francois, di Mercy for Animals Canada - Le loro brevi vite sono piene di miseria, violenza e privazioni».
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