Il ciclo di vita di una turbina eolica: quali sono gli impatti?

Categoria: Ambiente Tag: energia

L’analisi più completa che è possibile ottenere con questa metodologia consiste nel ricostruire la vita dell’impianto secondo uno scenario ‘from cradle to grave’ (dalla culla alla tomba). Grazie a dati forniti direttamente dai produttori e alle banche dati disponibili, è possibile rappresentare e suddividere il ciclo di vita di una turbina eolica nelle seguenti tre fasi:

 

 

 

  • Fase di costruzione e trasporto al sito: comprende l’estrazione dei materiali, il trasporto al sito di produzione e la costruzione delle componenti della turbina. In questa fase sono stati inclusi anche i trasporti delle componenti della turbina al sito dell’impianto.
  • Fase di esercizio: comprende la fase di esercizio della turbina, le opere di manutenzione (cambio di filtri e grasso lubrificante) e il trasporto degli addetti.
  • Fase di fine vita: comprende la fase di dismissione, smontaggio e lo smaltimento delle componenti. Le diverse parti dell’impianto sono avviate a riciclo, smaltimento in discarica o incenerimento.

 

Per permettere il confronto tra turbine di diversa taglia di potenza e/o altre tecnologie di produzione elettrica, gli impatti devono esser calcolati considerando un’unità di riferimento comune, come può essere ‘la produzione e l’immissione in rete di 1 kWh di elettricità’.

 

Spesso il concetto di impatto ambientale viene ridotto all’emissione di gas climalteranti ma un’analisi completa ed esaustiva non può trascurare le altre forme di inquinamento. La LCA permette di considerare un ampio spettro di categorie di impatto tra cui Effetto serra, Formazione di ossidanti fotochimici, Acidificazione atmosferica, Potenziale di eutrofizzazione, Tossicità umana e Consumo di risorse abiotiche.

 

L’analisi di diverse turbine ha evidenziato che la fase che determina il maggior impatto è la costruzione dell’aerogeneratore mentre risultano residuali i contributi delle fasi di trasporto, esercizio e fine vita.

 

La fase di esercizio non è completamente priva di impatto perché in questo stadio sono stati considerati anche il trasporto degli addetti alla manutenzione e la sostituzione di filtri e del grasso lubrificante.
Durante la costruzione, il processo che determina la maggior parte delle emissioni è la produzione della lega d’acciaio che compone la navicella e la torre della turbina. Per una turbina da 2 MW, le principali emissioni sono anidride carbonica-CO2 per quanto riguarda la categoria d’impatto Effetto serra (rappresentano il 94% dell’impatto), ossidi di azoto-NOx per la Formazione di ossidanti fotochimici (70%) e ossidi di zolfo-SOx per l’Acidificazione atmosferica (73%). L’impatto sulla Tossicità umana è caratterizzato dall’emissione in aria di metalli quali mercurio (43%) e zinco (26%) e dal rilascio in acqua di cromo esavalente (20%). Per la categoria Potenziale di eutrofizzazione il contributo maggiore deriva dal rilascio in acqua di fosfati (51%) durante i processi di estrazione del rame, materiale utilizzato nei cavi elettrici.
Come atteso, la risorsa principalmente consumata durante la costruzione dell’aerogeneratore è il carbone (46% dell’impatto), materia prima e combustibile per la produzione della lega d’acciaio.

 

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