Scuola

Giocare per risparmiare. Cronache dal progetto “Più con Meno”

L’economia com’è e come può cambiare

La scuola per la pace

Giocare per risparmiare. Cronache dal progetto “Più con Meno”
La scuola per la pace

Lasciare la gente nell’ignoranza costituisce in effetti il sogno di ogni tiranno che si rispetti, sia pure nella versione soft della classe dirigente autoreferenziale che fa finta di governare per conto dei poteri forti interni ed internazionali. L’istruzione parte in effetti dal riconoscimento dei diritti e dei doveri. Ma soprattutto dei diritti. E di diritti, si è ormai capito, se ne hanno sempre di meno nell’Italia renziana del Jobs Act e della “buona scuola”.

Il termine disuguaglianza si riferisce ad un connotato di tipo dichiarativo e constatativo nella considerazione che due soggetti non appartengono allo stesso universo, ma costituiscono parti a sé stanti. Nella parola diversità, invece, a volte è implicito il riferimento ad una origine comune, nella differente evoluzione del concetto, dove la diversità volge verso una situazione nuova, in continuo divenire, in costante modi

Il grande sciopero generale della scuola di martedì 5 maggio sta arrivando. Sarà il giorno in cui i cinque sindacati maggiormente rappresentativi del personale della scuola scenderanno in piazza insieme, per la prima volta dopo 7 anni.

Della scuola si sente parlare tanto genericamente e poco specificamente. Tutti si fanno belli di slogan tipo investire sulla scuola e sulla ricerca ma omettono singolarmente di aggiungere per quale ricerca e quale scuola. Purtroppo si sa, quasi tutti vogliono una ricerca al servizio del lavoro (dunque eminentemente pragmatica e misurabile) e una scuola più efficiente e razionalizzata (dunque eminentemente pragmatica e informatizzata). Bene, anzi male. Tutto ciò mi irrita e mi indispone enormemente.

Cari genitori,

 

molti si stanno chiedendo cosa accadrà il 5, 6, 7 maggio. Pensiamo che questa volta più che mai ci sia in gioco tanto e che sarebbe giusto che anche noi genitori, cittadini facessimo la nostra parte. La scuola riguarda tutti.

 

Il premier Matteo Renzi ci ha provato a mescolare semanticamente le carte: ha chiamato il “suo” disegno di legge 2994 “Buona scuola” (QUI il testo depositato), ma «nessuno ci è cascato» dicono le sigle sindacali che domani, 5 maggio, riempiranno le piazze italiane in segno di protesta.

Il 15 aprile presso la sede di ENEA a Roma si è svolto il convegno "Think Green, Be Efficient, l’efficienza energetica come leva di sviluppo: soluzioni tecnologiche sostenibili, integrate per edifici esistenti nel settore pubblico e privato", evento organizzato da Schneider Electric, ENEA, EnSiEL e Kyoto Club in cui si è svolta anche la premiazione dei vincitori della seconda edizione di "Think Green, Be Efficient!", concorso nazionale per tesi di laurea sui temi dell’efficienza energetica, patrocinato dai Mini

Il nuovo capitolato sulla ristorazione scolastica approvato dall’Assessorato  alle Politiche Educative della Città di Torino, guidato da Mariagrazia Pellerino, è stato monitorato nei suoi effetti ambientali dall’Università di Torino.

Sono aperte le iscrizioni alla Scuola di Econarrazione della Libera Università di Anghiari, finalizzata alla formazione di consulenti in ecologia narrativa in grado di offrire alle scuole, alle attività per la diffusione della cultura ecologica, ai centri giovanili, ai servizi socio-sanitari e di cura, alle biblioteche e ad ogni altro ambito che si occupi di educazione ambientale - nonché di tutela dei patrimoni paesaggistici - idee, progetti, interventi per la diffusione della cultura ecologica.

“Siamo felici”. E si vede. Stefania, Federico, Veronica e Livia sono quattro trentenni normali con una storia eccezionale. Persone “sistemate” e “tranquille” che decidono di lasciare tutto - carriera, lavoro, università, città, certezze e incertezze - per dedicare anima e corpo ai propri sogni, fare delle proprie passioni un mestiere, investire nei più piccoli e insegnargli la libertà.

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