Scuola

Giocare per risparmiare. Cronache dal progetto “Più con Meno”

L’economia com’è e come può cambiare

La scuola per la pace

Giocare per risparmiare. Cronache dal progetto “Più con Meno”
La scuola per la pace

La qualità di un sistema scolastico è data da quattro cose: qualità della cultura, qualità delle relazioni umane, qualità dell’apertura alla società, qualità strutturale. Un sistema scolastico che funziona è un sistema nel quale la cultura è viva, piena di senso, tale da appassionare, le relazioni umane sono reciprocamente arricchenti e prive di violenza e di ipocrisia, le scuole non sono chiuse in sé ma partecipano alla vita sociale, alla quale offrono un loro contributo, e le strutture sono tali da rispecchiare l’importanza del lavoro che si svolge in esse.

È dalla green economy che arrivano grandi opportunità di lavoro. Le offerte di lavoro in Europa e in Italia aumenteranno soprattutto nel settore del biogas che, secondo le previsioni del Consorzio di riferimento (Cib), raddoppierà gli occupati arrivando a toccare quota 25 mila entro il 2020. Il problema? Siamo impreparati.

Il progetto denominato "Mille Scuole per l'Ambiente" rappresenta da un lato una forma di sensibilizzazione che può diffondersi facilmente all'interno delle scuole di ogni ordine e grado coinvolgendo studenti e docenti, dall'altro uno strumento concreto per valutare l'impatto ambientale del singolo istituto attraverso un manuale di gestione realizzato da AICS in collaborazione con PeG, specialisti in sistemi di gestione.

Giocando si impara. Questo è il concetto alla base di un iniziativa organizzata da Sistema Ambiente SpA, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, usufruendo della preziosa collaborazione di Lucca Comics & Games e della collaborazione delle scuole primarie del territorio. Saranno coinvolti gli alunni di 63 classi delle scuole dei sette istituti comprensivi, circa 1200 alunni: l’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i più piccoli attraverso aspetti ludici alla raccolta differenziata e al rispetto per l’ambiente.

green economy, ha l’obiettivo finale di coinvolgere i più piccoli e guidarli nel complesso labirinto delle problematiche energetiche che affliggono le nostre città e il Pianeta. Infatti i bambini difficilmente conoscono da dove arrivi l’energia che permette ai loro numerosi oggetti tecnologici di funzionare e ancora meno sanno su quanto essa possa essere pericolosa. Vivere in un mondo moderno, pieno di tecnologie è sicuramente una grande opportunità per loro, ma sapere che certi oggetti possono funzionare con la luce del sole o del vento lo è ancora di più!

Come le precedenti, l’attuale edizione – dal titolo “Io riciclo, e tu?” – si inserisce all’interno del progetto di educazione ambientale RICICLOTVB, ideato da CONAI per diffondere la cultura del riciclo dei materiali di imballaggio e promuovere una coscienza ambientale fra i più giovani.

 

Per candidarsi al concorso, le classi interessate dovranno:

Inoltre, i genitori di bambini vegani o vegetariani sanno bene quanto possa essere importante che le mense scolastiche si attrezzino con adeguati menù cruelty-free, perché la scuola dovrebbe dare spazio alle esigenze di una dieta senza alimenti di origine animale anche per i più piccoli, mentre al momento sembra che solo le intolleranze e le allergie siano prese in considerazione dai servizi di refezione scolastici italiani.

E’ quanto è emerso dallo studio presentato con l’inizio dell’anno scolastico alla prima Summer School sul Made in Italy, promossa da Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare dal quale si evidenzia peraltro che gli istituti agrari con un aumento record del 12 per cento sono quelli che fanno segnare il maggior incremento nel numero di iscrizioni per il 2015 rispetto allo scorso anno.

Fermento e preoccupazione nel mondo accademico britannico: gli studenti di economia sono in rivolta. Un numero crescente di futuri ricercatori e professori si sta svegliando dal torpore intellettuale, nel quale le grandi schools fanno piombare i loro pupilli, e chiede a gran voce un cambiamento radicale nel metodo d’insegnamento.

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