Costituzione Italiana e Democrazia

Riforma costituzionale, Imposimato a Vado Ligure: "Un colpo di stato nel silenzio, spettro della dittatura"

Referendum: Oligarchia? NO, grazie!

Referendum: ecco le Ragioni del NO

Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione

Ieri sera il presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione ha portato le ragioni del No per il referendum costituzionale in un incontro pubblico organizzato dal “Meet UP Amici di Beppe Grillo di Vado e Quiliano”

Oligarchia? NO, grazie!

Non è ver che sia la morte
Il peggior di tutti i mali;
È un sollievo de' mortali
Che son stanchi di soffrir
(Metastasio - Adriano in Siria III, 6)

“Cadute le linee di difesa del patto costituzionale, il popolo ora rimane l’ultimo depositario della legittimità costituzionale e l’ultima risorsa, l’ultima istanza in grado di salvare la democrazia rappresentativa del nostro Paese”.

E’ una porcata, quella di Renzi, ispirata dall’ansia di potere che ormai l’attanaglia a livelli patologici. Ma soprattutto è un sonoro “me ne frego” rivolto alla Corte Costituzionale che aveva dichiarato incostituzionale il Porcellum proprio in ordine al mancato esercizio della rappresentanza dei cittadini (vedi preferenze). Impostazione che ora l’Italicum conferma e peggiora, dal momento che nega comunque le preferenze e, nei suoi effetti, trasforma un primo ministro in un duce.

La sentenza che ha dichiarato incostituzionale la norma con cui veniva bloccato, a partire dal biennio 2012-2013, l’adeguamento all’inflazione delle pensioni lorde di importo superiore a tre volte il minimo Inps produce un impatto rilevante sotto molteplici aspetti. 
Per comprenderli è utile leggere con attenzione le motivazioni della sentenza che sono essenzialmente due.

Ho passato un magnifico 25 aprile in Abruzzo, in una serie di località dove la formazione partigiana di mio padre, la “Brigata Maiella” e i suoi 55 caduti (per lo più contadini) sono stati ricordati come ogni anno. E ne ho tratto qualche motivo di riflessione.

Ogni anno, il 3 maggio si celebrano i principi fondamentali della libertà di stampa; per valutare la libertà di stampa in tutto il mondo, per difendere i media dagli attacchi alla loro indipendenza e per rendere omaggio ai giornalisti che hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione.

 

Oltre 100 celebrazioni nazionali si svolgono ogni anno per festeggiare questo giorno.

 

Più che un Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa del nostro Paese lo si dovrebbe chiamare un Libro Bianco delle Forze Armate. Perché nel testo presentato ieri al Consiglio Supremo di Difesa dalla ministra Roberta Pinotti manca completamente la dimensione civile ed allargata della difesa di cittadini.

Annunciare misure "a difesa" del Paese intaccando pesantemente i principi sanciti nella Costituzione.

“Tanto tuonò che piovve” oppure “Vai avanti tu che mi vien da ridere”? L’incertezza sulla frase con la quale iniziare questo pezzo è durata poco: senz’altro la seconda. Perché almeno la pioggia è qualcosa, mentre io oggi vi debbo parlare del nulla, di un rigoroso, assoluto, impietoso nulla. Che solo una risata o meglio uno sghignazzo può seriamente (si fa per dire) definire.

Per la prima volta nella storia politica italiana è stata decisa dal capo del governo una sorta di deportazione di massa di deputati dissenzienti: dieci esponenti del Pd che volevano discutere di cambiamenti alla legge elettorale votata dal Senato sono stati sostituiti in commissione affari costituzionali di Montecitorio. Una pura e semplice “formalità”, spiegano gli uomini di Renzi. Un grave vulnus alla democrazia parlamentare dicono i dieci. E non soltanto loro.

Piramide rovesciata

Dalla guerra e dalla resistenza sbocciò la nostra democrazia.
Il 25 marzo del 1995 nasceva Libera, l’associazione voluta da Don Luigi Ciotti.

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