Costituzione Italiana e Democrazia

Riforma costituzionale, Imposimato a Vado Ligure: "Un colpo di stato nel silenzio, spettro della dittatura"

Referendum: Oligarchia? NO, grazie!

Referendum: ecco le Ragioni del NO

Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione

Ieri sera il presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione ha portato le ragioni del No per il referendum costituzionale in un incontro pubblico organizzato dal “Meet UP Amici di Beppe Grillo di Vado e Quiliano”

Oligarchia? NO, grazie!

Non è ver che sia la morte
Il peggior di tutti i mali;
È un sollievo de' mortali
Che son stanchi di soffrir
(Metastasio - Adriano in Siria III, 6)

“Cadute le linee di difesa del patto costituzionale, il popolo ora rimane l’ultimo depositario della legittimità costituzionale e l’ultima risorsa, l’ultima istanza in grado di salvare la democrazia rappresentativa del nostro Paese”.

“Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. Dopo di che il popolo s’incomincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è stato. E il mondo intorno a lui lo dimentica ancora più in fretta!”.

 
E dunque, nonostante i Nazareni tramontati e i mal di pancia dei dissidenti Pd, si va verso la riforma del Senato. “Questa riforma è un cambiamento radicale del sistema politico-istituzionale: cambia la forma di governo e viene toccata la forma di Stato”, spiega Stefano Rodotà, emerito di diritto civile alla Sapienza.

Giulio Marcon (deputato Sel) : Venerdì scorso (la notte), la Camera dei Depu­tati — senza le oppo­si­zioni che ave­vano abban­do­nato l’aula — ha modi­fi­cato, nell’ambito della riforma della seconda parte della Costi­tu­zione, anche l’ex arti­colo 78, quello che norma le moda­lità della dichia­ra­zione dello «stato di guerra».

La riforma costituzionale del governo Renzi ha superato l’esame della Camera: dopo essere stato approvato con 357 voti a favore, 125 contrari e 7 astenuti, il ddl tornerà ora a sottoporsi al vaglio di quel Senato che si prefigge di cambiare radicalmente. Destinazione finale un referendum confermativo col quale verrà chiesto ai cittadini di esprimere un giudizio sulla riforma nel suo complesso, di per sé mastodontica: il ddl, come ha efficacemente riassunto oggi il Manifesto, «modi­fica 47 arti­coli sui 134 che com­pon­gono l’attuale Costi­tu­zione.

Il merito della riforma, che vi anticipo già consegna semplicemente il paese alla sovranità dei mercati speculativi, sarà discusso in un apposito post.

Carlo Calenda, 42 anni, romano, è l’uomo dell’accordo di partenariato economico tra Unione europea e Stati Uniti d’America. Viceministro dello Sviluppo economico nel governo di Matteo Renzi, dopo aver ricoperto lo stesso incarico con Enrico Letta, la sua carriera negli ultimi dieci anni -prima di entrare nell’esecutivo- è legata a filo doppio con Luca Cordero di Montezemolo, di cui è diventato (nel 2004) primo assistente in Confindustria.

A cominciare dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, gli auguri a Mattarella sono giunti da gran parte delle istituzioni e delle associazioni ambientaliste, in particolare da quelle agricole e dai gruppi politici più attenti alle politiche di tutela ambientale. 
 

Un'operazione editoriale unica: un istant book gratuito nel quale 16 autorevoli firme smontano pezzo per pezzo il decreto Sblocca-Italia elaborato dal governo di Matteo Renzi (per leggerlo si può andare sul sito della Gazzetta Ufficiale).

Senza scendere nei dettagli (cosa che potrete fare negli articoli che vi suggerirò), la linea generale di questi accordi va a limitare le normative sulla salute, sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente, tutto ciò con l’unico scopo di stimolare gli scambi commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea.

"100 milioni di euro al giorno in armi! Non possiamo più permetterlo" dice padre Zanotelli. "La guerra imperversa ormai dall’Ucraina alla Somalia, dall’Iraq al Sud Sudan, dal Califfato Islamico (ISIS),al Califfato del Nord della Nigeria (Boko Haram), dalla Siria al Centrafrica, dalla Libia al Mali, dall’Afghanistan al Sudan, fino all’interminabile conflitto tra Israele e Palestina.

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