CALAMANDREI. Chiedo di parlare per dichiarazione. di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
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Referendum: Oligarchia? NO, grazie! |
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CALAMANDREI. Chiedo di parlare per dichiarazione. di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Si è aperta oggi, con la consultazione pubblica, la seconda fase della strategia marina italiana, che adotta la decisione dalla Commissione Europea che chiede a tutti gli Stati membri di mettere in atto le misure necessarie per conseguire o mantenere un buono stato ambientale ( Good Environmental Status – Ges) dell’ambiente marino entro il 2020. il 17 giugno 2008 il Parlamento Europeo ed il Consiglio dell’Unione Europea hanno emanato la Direttiva quadro 2008/56/CE sulla strategia per l’ambiente marino (Marine Strategy), recepita in Italia con il d.lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010.
In più è ormai palese che l’elezione ha un costo in termini di denaro e che chi non ha soldi avrà al massimo le briciole (se gli va bene).
La democrazia è sempre più formale ed aumentano le leggi elettorali ad hoc che discriminano le minoranze e i partiti nuovi con soglie di sbarramento o sistemi maggioritari.
Così il presidente cileno Salvador Allende nel 1972 all’assemblea generale delle Nazioni Unite, un anno prima di essere assassinato dal golpe di Augusto Pinochet organizzato da Henry Kissinger attraverso la Cia. Ora ci siamo: il pericolo denunciato da Allende sta per diventare legge con il Tttip, il Trattato Transatlantico Usa-Ue. Che interpreta alla perfezione l’auspicio espresso da David Rockefeller a “Newsweek” nel 1999: «Qualcosa deve sostituire i governi, e il potere privato mi sembra l’entità adeguata per farlo».
Nei prossimi cinque anni i “nostri” Europarlamentari affronteranno una serie di politiche ambientali fondamentali che dovranno creare un’economia innovativa, assicurare posti di lavoro e proteggere con il nostro ambiente, anche la nostra salute. Ma il tuo candidato lo farà?
La mancanza d’azione a livello globale in favore dei diritti umani sta rendendo il mondo sempre più pericoloso per i rifugiati e i migranti. È questo il messaggio diffuso da Amnesty International in occasione del lancio del suo Rapporto annuale 2013, che descrive la situazione dei diritti umani in 159 paesi e territori, nel periodo tra gennaio e dicembre 2012.
Non è uno scherzo o un tentativo maldestro di mettere in piedi una trama di fantapolitica. Sapevamo che la tragica approvazione, tramite Pd-Pdl, del Fiscal Compact e del pareggio di bilancio in Costituzione avrebbe provocato danni permanenti a questo paese. Danni dei quali non si ha ancora chiara l’effettiva portata. Pensando magari che “la crescita” arriva davvero “risanando” parte dello stato del paese. L’Istat, che non è una casa editrice di fantascienza ma l’istituto nazionale di statistica, mette invece in guardia su quanto sta realmente accadendo in questo paese.