Rifiuti

Cresce la raccolta di pneumatici fuori uso, quasi la metà va al riciclo

Pubblicato il Position Paper di ERP a sostegno della European Circular Economy Strategy della Commissione Europea

Non esiste economia circolare senza prevenzione. Le risorse contano

Cresce la raccolta di pneumatici fuori uso, quasi la metà va al riciclo
Non esiste economia circolare senza prevenzione. Le risorse contano

ianni Di Pasquale, pensionato di Sortino in Sicilia ha messo in campo una originale quanto efficace iniziativa personale: liberare le spiagge dalle cicche di sigaretta pagandole 1 centesimo. La quota prevista per la giornata di raccolta era di 20 euro.

Ebbene, Gianni Di Pasquale qualche giorno fa è sceso alla spiaggia di Noto e ha messo su un banchetto con sopra i contenitori di vetro e ha affisso su un manifestino la sua proposta:

"Liberiamo la nostra spiaggia dai mozziconi. Compro mozziconi di sigarette a un centesimo l’uno, e non è uno scherzo. "

Secondo un’indagine condotta da ERP (European Recycling Platform), in Italia, ogni anno, vengono introdotti 450 milioni di pile, pari a 18.500 tonnellate di prodotto ovverosia 8 pile per abitante. Secondo i dati di una ricerca condotta da CDCNPA (Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori) soltanto il 25% di queste viene raccolto e correttamente riciclato: 110 milioni di pezzi, pari a 4300 tonnellate e a 2 pile per abitante.

Il diavolo è nei dettagli ed è in un dettaglio del recente schema di decreto per il recepimento della direttiva europea sull'efficienza energetica che potrebbe nascondersi l'ennesimo regalo agli inceneritori. Stiamo parlando di una definizione, quella di "sistemi di teleriscaldamento efficienti”, stando alla quale anche un impianto che brucia rifiuti urbani potrebbe essere considerato parte di un sistema di teleriscaldamento “efficiente” al pari di uno alimentato a fonti rinnovabili.

Produrre energia pulita riciclando gli pneumatici usati. Stiamo parlando dell'innovativo processo di 'gassificazione' di TyGRe, un impianto 'prototipale' che permette di recuperare gli pneumatici fuori uso (PFU) per generare energia. Si tratta, in particolare, di un impianto in grado di trattare 20 chilogrammi all’ora di pneumatici a fine vita, che costituiscono dei rifiuti ingombranti ed inquinanti, da cui ricavareenergia e materiali ad alto valore aggiunto. 

Un team internazionale di scienziati ha studiato il "profondo blu" e ha individuato residui lungo tutto il Mediterraneo, l'Artico e l'Atlantico della piattaforma continentale europea sino alla catena montuosa sottomarina Mid-Atlantic Ridge che divide l'oceano da nord a sud e si trova a circa 2.000 km dalla costa.

L’assemblea ordinaria Corepla, il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2013. Un bilancio positivo non solo nello svolgimento della sua mission istituzionale ma anche per le sue importanti ricadute sociali, ambientali, industriali ed occupazionali.

Ecco i numeri che sintetizzano il 2013 di Corepla:

Preoccupa l’aumento costante di rifiuti e fa riflettere soprattutto la gestione dei rifiuti elettronici. L’aumento della mole di RAEE nel 2017 potrebbe passare da 48,9 milioni di tonnellate nel 2012 a 65,4 milioni, ovvero il 33 per cento in più.

Perché gettare via gli oggetti che possono essere riparati senza troppa fatica? Nel 2009 questa domanda se l’è fatta Martine Postma, una agguerrita olandese impegnata nello diffusione del concetto di sostenibilità. La sua risposta al quesito è stata la nascita ad Amsterdam del primo “Repair café”, ovvero un luogo nel quale la gente può portare gli oggetti da riparare e farlo insieme a professionisti che mettono gratuitamente a disposizione la propria consulenza per dare una nuova vita a mobili, piccoli elettrodomestici, biciclette, abiti, vasellame e tanto altro.

Al fine di regolamentare la materia erano già intervenuti i decreti interministeriali del 2011 e del 2012 (Quarto e Quinto Conto Energia) che stabilivano l’obbligo dei produttori di moduli fotovoltaici entrati in funzione dal 1° luglio 2012 al 31 marzo 2013 di aderire a un Sistema/Consorzio in grado di garantire il riciclo. La sanzione in caso di mancata iscrizione corrisponde, infatti, all’esclusione dell’impianto dagli incentivi previsti.

Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti finiscono sulle strade, negli oceani, sulle spiagge, nelle foreste e nelle aree naturali d’Europa. E ogni anno milioni di cittadini europei partecipano ad azioni volontarie per ripulire i propri quartieri. “Ripuliamo l’Europa!” è un’iniziativa coordinata dalla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti che intende promuovere queste azioni e far capire l’entità del problema, incoraggiando le persone a modificare i propri comportamenti.

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