Non è ancora passato negli Stati Uniti il ricordo delle devastazioni provocate da Sandy, il peggiore uragano del 2012, che si annunciano pessime notizie per l'anno in corso. Secondo il Centro previsioni climatiche del Noaa (agenzia Usa per gli oceani e l'atmosfera) la stagione degli uragani del 2013 - che in Atlantico va 1° giugno al 30 novembre - vede il 70% di probabilità di avere un numero di uragani superiore alla media.
PREVISIONI - Gli analisti prevedono 3-6 uragani maggiori, classificati di categoria 3, 4 o 5 con venti superiori a 180 chilometri all'ora, quando in media ce ne sono tre all'anno. Inoltre sono previsti altri 4-5 uragani di categoria 1 o 2, rispetto ai sei della media. In tutto si prevedono 13-20 tempeste che potrebbero arrivare a una forza tale da essere classificate con un nome (con venti di almeno 63 km/h) rispetto alla media di dodici (nel 2012 furono 19). Questa la tabella con i nomi dei prossimi uragani dal 2013 al 2018.
TRE FATTORI - I fattori che hanno portato gli scienziati a compilare queste previsioni sono essenzialmente tre:
1 - il forte monsone sull'Africa occidentale, responsabile dell'aumentata incidenza degli uragani in Atlantico che è iniziata nel 1995
2 - le temperature più calde della media nell'Atlantico tropicale e nel mar dei Caraibi
3 - il fenomeno atmosferico chiamato El Niño - che attenua la formazione degli uragani - che non dovrebbe svilupparsi.
CONDIZIONI SFAVOREVOLI - «Quest'anno le condizioni dell'oceano e dell'atmosfera nel bacino atlantico produrranno un numero maggiore di uragani e più intensi», ha rimarcato Gerry Bell, capo dei previsori del Noaa. «Queste condizioni includono deboli variazioni dell'intensità e della direzione del vento (wind shear), acque dell'Atlantico più calde e venti provenienti dall'Africa».
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