Il sospetto già c’era, visto quanto da anni si racconta sul saccheggio delle terre. Adesso, però, il fenomeno è anche circoscritto dai numeri. E così spalle al muro, finisce l’Unione Europea: ovvero colei che più di tutti trae profitto dal disboscamento illegale delle terre, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Soltanto alle sue spalle si collocano nazioni ampie e popolose come gli Stati Uniti, la Russia e la Cina. A entrare nei nostri confini in ingenti quantità sono soia, olio di palma, carni bovine e pellame.