Diritti Animali

Puglia, trivelle: referendum per ribadire No dei pugliesi

AllarmeNatura: più di 500.000 firme in tutta Europa!

Stato della natura: la valutazione più ampia mai condotta sugli habitat e sulle specie d'Europa presenta un'immagine incerta

Puglia, trivelle: referendum per ribadire No dei pugliesi
AllarmeNatura: più di 500.000 firme in tutta Europa!

Perché attaccano le leggi che proteggono la natura?

Le norme che proteggono le nostre piante, gli animali e gli habitat europei più preziosi (la Direttiva Uccelli e la Direttiva Habitat) sono tra le leggi sottoposte ad un processo di revisione (REFIT) da parte della Commissione Europea. Purtroppo questa revisione avviene in un contesto di forte pressione politica per indebolirle, nonostante gli enormi benefici che queste norme hanno portato alle persone e all'ambiente.

Mobilitazione degli ambientalisti europei in difesa delle leggi Ue “salva-natura”. Oltre cento organizzazioni non governative hanno unito le forze per lanciare una campagna online, battezzata “Allarme natura” (su Twitter l’hashtag è #NatureAlert), che consente ai cittadini di partecipare alla consultazione pubblica della Commissione europea, impegnata nella revisione di due direttive chiave: Habitat e Uccelli, fra le più importanti al mondo in termini di tutela di animali, piante e habitat, dall’estinzione.

In Canada torna la caccia alle foche, insieme alle proteste degli animalisti. Secondo quanto riportato dai media statunitensi, il governo ha affermato che quest’anno i cacciatori potranno ucciderne 468 mila esemplari. Nel tentativo di ridurre al minimo il trattamento disumano verso gli animali, le autorità canadesi hanno ordinato che le foche possono essere uccise solo con un fucile ad alta potenza o un altro strumento per la caccia caccia chiamato ‘hakapik‘.

Sabato 18 aprile cittadini e movimenti della società civile scenderanno nelle piazze di oltre 300 città in tutto il mondo (decine in Italia), per chiedere di fermare i trattati di libero scambio con uno slogan comune: “Le persone e il pianeta prima dei profitti”.

[COMUNICATO STAMPA]
CARNE E IMPATTO AMBIENTALE: ASSOCARNI NEGA L'EVIDENZA.
ALLEVATORI SOSTENGONO CHE CARNE E VEGETALI ABBIANO
STESSA IMPRONTA ECOLOGICA, NONOSTANTE TUTTI GLI
STUDI SCIENTIFICI DIMOSTRINO IL CONTRARIO.
NO A INCLUDERE LA POSIZIONE DI ASSOCARNI NELLA "CARTA DI MILANO",
CON INFORMAZIONI INFONDATE E VIZIATE DAL CONFLITTO DI INTERESSI.
24 marzo 2015

 

I bombi sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l’uomo: ma il loro numero è in drastico calo, a causa delle tecniche di coltivazione intensiva e dell’uso dei pesticidi.

 

Per riparare al grave danno causato dalla diminuzione e dall’eventuale estinzione dei bombi molti Paesi sono corsi ai ripari proponendo agli agricoltori dei programmi agro-ambientali per il ripopolamento.

 

La decima edizione del Living Planet Report (edizione 2014), il report che il WWF rilascia in forma aggiornata ogni 2 anni, mostra come l’impronta ecologica (la misura del consumo di natura causato dall’uomo) sia in continua crescita e la biodiversità in costante calo: numerose specie di animali vertebrati (quali mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci) in soli 40 anni si sono più che dimezzate numericamente,

ANCHE loro in marcia per il clima, proprio come è accaduto a New York a fine settembre in occasione del Vertice Onu. Non raggiungono i numeri della metropoli americana, ma 35.000 trichechi ammassati sulla spiaggia di Point Lay (Alaska), sono comunque una notizia. È la prima volta che un tale assembramento di questi animali, normalmente poco amanti della folla, si ritrova lontano dal proprio habitat.

A dirlo è lo studio “Global malnutrition overlaps with pollinator-dependent micronutrient production”  pubblicato oggi su Proceedings of the Royal Society B da un team di ricercatori statunitensi, britannici e tedeschi da Rebecca Chaplin-Kramer del Natural Capital Project del Woods Institute for the Environment della Stanford University Nello studio si legge che «Le coltivazioni variano nel loro grado di benefit dagli impoll

È di recente pubblicazione uno studio che va ad integrare il già corposo archivio di prove scientifiche che dimostrano quanto il consumo di mandorle apporti al nostro sistema cardiovascolare notevoli benefici. Assunto giornalmente anche in piccole dosi, questo piccolo seme ha il potere di ridurre del 3,5% il rischio di malattie cardiache nei successivi 10 anni.

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