Diritti Umani

Il valore economico della Pace

Immigrazione: i luoghi comuni da sfatare

Malala: «Finanziate 12 anni di istruzione per le ragazze in tutto il mondo»

Il valore economico della Pace
Immigrazione: i luoghi comuni da sfatare
Malala: «Finanziate 12 anni di istruzione per le ragazze in tutto il mondo»

Amnesty International ha definito le nuove proposte della Commissione europea sull'asilo e il reinsediamento un cambiamento positivo nell'approccio alla crisi umanitaria in atto nel Mediterraneo, che potrebbe dar luogo a piccoli ma importanti passi avanti per risolvere la crisi globale dei rifugiati.

Una proposta che desta forti perplessità: la distruzione delle barche utilizzate dai trafficanti rischia di avere come esito immediato quello di bloccare i migranti in Libia, lasciandoli alla mercé delle terribili violazioni dei diritti umani che vengono perpetrate ogni giorno nel paese.

Lo ha scritto di recente una giurista del Centro per lo Studio dei Diritti umani della London School of Economics, Margot E. Salomon. Il suo saggio è uno dei più approfonditi finora apparsi sul tema, dopo quello del 2014 di Andreas Fischer-Lescano, docente a Brema (“Diritti umani ai tempi delle politiche di austerità”). I tagli a sanità, pensioni, stipendi, diritti del lavoro, istruzione, servizi pubblici imposti da Commissione Europea, Fmi e Bce a Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Italia e altri paesi hanno inflitto gravi privazioni a milioni di persone.

Sette su 10 che fuggono dalle loro terre sono profughi, scappano cioè da orrori e nuove guerre e non solo dalla fame. E non è soltanto la Libia. Anzi. Dove, come, quando e perché ciò sta accadendo, e per colpa di chi, a danno di chi, e -se esistono- con quali soluzioni possibili? La mappa delle guerre e del terrore.

Il presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi ha scritto una lettera ai componenti della Commissione giustizia del Senato, sollecitandoli a evitare ulteriori modifiche, e dunque un nuovo passaggio alla Camera dei deputati del testo di legge sull'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento giuridico italiano.

Eusébio, uno dei leader degli indigeni Ka’apor dell’Alto Turiaçu, nello stato brasiliano del Maranhão, è stato assassinato. La tribù dei Ka’apor denuncia alle autorità di aver ricevuto minacce dalle imprese responsabili della deforestazione in Amazonia.

Il problema dell’immigrazione e delle tragedie che ne scaturiscono dovrebbe venire affrontato in maniera approfondita, tuttavia il dibattito pubblico, politico e sui media spesso tende a concentrarsi solo su una parte marginale dello stesso.

Esso infatti dovrebbe prevedere 4 ambiti, distinti tra loro ma, ovviamente, molto legati

Oltre 1600 vittime dall’inizio dell’anno. Tra i 15mila e 25mila i migranti morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dal 1998. Sono i numeri di una guerra che giorno dopo giorno si sta svolgendo nel Mediterraneo sotto i nostri occhi, di fronte ad un Europa bloccata da veti incrociati, timidezze, egoismi e discorsi propagandistici. L’ennesima mostruosa strage nella notte tra sabato e domenica deve rappresentare uno spartiacque tra ciò che è stato e ciò che non potrà più essere.

L’opinione pubblica, non tutta purtroppo, è disorientata e turbata dal naufragio del barcone a largo della Libia dove erano stipate come bestiame forse 800 persone, affogate mentre erano alla ricerca dell’unica possibilità di affrancarsi dal terrore delle guerre e della crescente povertà.

Non ho paura di chi cerca di salvarsi la vita affrontando un viaggio disperato perché non ha altra scelta. Non ho paura di etnie, di religioni e di costumi diversi dai miei.Invece mi fanno paura le facce compite e le parole di circostanza dei nostri politici.
Ho paura degli sciacalli che approfittano, ancora una volta, di questa tragedia per fare la loro schifosa propaganda.

Pagine

Difendiamo la Costituzione!!!

Donazioni