La conferenza sarà condotta essenzialmente da funzionari amministrativi, ma comprenderà anche discussioni a livello ministeriale il 5 e 6 giugno.
La conferenza sarà condotta essenzialmente da funzionari amministrativi, ma comprenderà anche discussioni a livello ministeriale il 5 e 6 giugno.
Nella settimana del record del 55,1% le fonti rinnovabili hanno generato 2,5 TWh elettrici dei 4,54 TWh venduti in totale, al contrario quella da fonti fossili ha subito una flessione pari al 4,1%, scendendo a 1,95 TWh, con il calo più marcato per il carbone (-12,3%), che ha prodotto 0,39 TWh, mentre la quota della produzione da gas è stata pari a poco più di 1 TWh, con un calo del 23,2% aggravando così i problemi di sussistenza economica e industriale delle centrali termoelettriche tradizionali. Sul fronte delle rinnovabili, la produzione da idroel
Il numero di professionisti degli investimenti negli Stati Uniti che offrono agli investitori portafogli privi di società e asset del settore di combustibili fossili è balzato di oltre il 50% rispetto allo scorso anno, pssando dal 22% al 36% tra il campione intervistato, in mezzo a segni di crescente interesse degli investitori retail e istituzionali verso tali scelte. E’ il risultato sorprendente, non certo per la direzione presa dagli investimenti quanto per l’intensità dell’accelerazione verso investimenti rispettosi dell’ambient
Da sempre accusato di aumentare la mortalità dell’avifauna l’eolico è finalmente protagonista di uno studio che sfata questa credenza. Pubblicato su Bloomberg il documento rivela che non ci sarebbero stretti collegamenti tra la perdita di esemplari di uccello e i rotori.
Lo studio Il gruppo di ricercatori dell’U.S.
Un racconto chiaro ed efficace, in cui emerge la necessità che le politiche necessarie per contrastare il cambiamento climatico siano al centro di un cambiamento nel modo in cui pensiamo al concetto di benessere, di sviluppo e di condivisione delle risorse – limitate – del pianeta.
Nonostante la crisi, è ancora da record il consumo di suolo nel nostro Paese. Ma non è solo colpa dell’edilizia. In Italia si consuma suolo anche per costruire infrastrutture, che insieme agli edifici ricoprono quasi l’80% del territorio artificiale (strade asfaltate e ferrovie 28% - strade sterrate e infrastrutture di trasporto secondarie 19%), seguite dalla presenza di edifici (30%) e di parcheggi, piazzali e aree di cantiere (14%).
Per decarbonizzare il sistema elettrico eolico e fotovoltaico costano meno rispetto a nucleare e cattura della CO2, anche mettendo nel conto la potenza di back-up necessaria per bilanciare l'intermittenza e la non programmabilità di sole e vento.
Dati incoraggianti per gli investimenti in energia pulita nel primo trimestre 2014: grazie al fotovoltaico di piccola taglia in Giappone e negli Usa e alla crescita nei Paesi emergenti, sono aumentati del 10% rispetto allo stesso periodo del 2013. In base all'ultimo rapporto di Bloomberg New Energy Finance, da gennaio a marzo il settore ha attratto infatti 47,7 miliardi di dollari, rispetto ai 43,6 del primo trimestre 2013.
L’Indice valuta 124 paesi e da quest’anno alcune aree geografiche (28 stati UE, Nord Africa, BRICS, Nord America, l’Africa sub-sahariana e l’ASEAN) in base a tre indicatori:crescita economica, sostenibilità ambientale e sicurezza energetica, analizzando le interazioni tra i diversi Paesi e i gradi di dipendenza che influenzano gli sforzi di ogni Paese.