Etici, ma anche no. Negli ultimi 10-15 anni si sono moltiplicati indici di sostenibilità elaborati dalle principali Borse mondiali riservati, almeno in teoria, ad aziende particolarmente virtuose in fatto di rispetto dell’ambiente, tutela dei diritti, trasparenza e correttezza in materia di tasse. Il tutto accompagnato da un profluvio di studi tesi a capire se essere “buoni” convenga anche al portafoglio.