Economia e Finanza

Think Green Ecofestival: a Roma in partenza la quinta edizione

Sharewear: moda sostenibile e condivisa

A Davos il World resources forum: la via dell’economia circolare alla produttività

Think Green Ecofestival: a Roma in partenza la quinta edizione

Il festival green della Capitale ritorna con un doppio appuntamento: 21 e 22 maggio alla città dell'altra economia, 11 e il 12 giugno al Monk . Riserva naturale Teverefarfa sarà tra i principali partner dell'edizione di maggio.

Sharewear: moda sostenibile e condivisa

Con l’obiettivo di promuovere uno stile alla moda più sostenibile, la Svezia lancia ShareWear, una collezione di capi di tendenza, disponibili per essere condivisi: si possono prendere in prestito, gr

A Davos il World resources forum: la via dell’economia circolare alla produttività

Obiettivo, riunire i decisori internazionali per raggiungere un uso sostenibile delle risorse naturali. L’attività estrattiva a rischio raddoppio in 15 anni. L’Italia come si muove?

Nel suo ultimo articolo su the Project Syndicate, il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz riprende il dibattito accademico sulla disuguaglianza sociale in occidente esploso dopo la pubblicazione del recente libro di Thomas Piketty Capital in the Twenty-First Century. Secondo Stiglitz, in particolare, il bestseller economico dell’anno solleva questioni fondamentali sul futuro del capitalismo.

L’obiettivo è chiaro e sempre più condiviso dagli investitori: disinvestire da società quotate attive nel settore delle energie fossili (petrolio, carbone, gas naturale) per provare ad accelerare la transizione verso lo sviluppo sostenibile. Ma come fare per raggiungerlo? Come scegliere da quali investimenti uscire?

Che la ricchezza non basti a misurare il benessere non è una novità, né lo sono vari tentativi, nel mondo, di sostituire il Pil con altre misurazioni, come quella della "felicità" scelta dal Buthan. Ma ora è la Cina a muoversi, con oltre 70 città e distretti che hanno abbandonato il Prodotto interno lordo come misura della performance locale. I vertici del partito l'hanno stabilito alla fine dell'anno scorso e il premier Xi Jinping l'ha ribadito in giugno: "Non possiamo più usare il semplice Pil per decidere chi sono i più bravi".

Una sorta di ritorno di fiamma, se si pensa che la finanza etica degli albori – allora si chiamava quasi esclusivamente così – considerava l’opzione del disinvestimento, o exit, come una delle principali, se non la principale, per veicolare il proprio messaggio. Per dire cioè che la finanza si poteva usare per costruire un mondo migliore: “investing for good” o “investing for a better world”, insomma, come è usa dire la stessa Amy Domini, “signora” della finanza Sri nel mondo.

L’agenzia ufficiale cinese Xinhua sottolinea che «le tasse minime sugli inquinanti nelle acque reflue e sulle emissioni gassose saranno rispettivamente fissate a 1,4 yuan (0,23 dollari) e 1,2 yuan per equivalente di inquinamento» e che «ad oggi, queste tasse sono di 0,7 e di 0,6 yuan». Il comunicato del governo della Cina «esorta le autorità locali ad adottare in maniera appropriata questo cambiamento entro la fine di giugno 2015».

In che modo le Banche allocano i risparmi dei cittadini? Nell’erogazione del credito tengono conto delle prestazioni ambientali dei clienti? Il sistema del credito è orientato a sostenere attività ad alto impatto ambientale e sanitario, oppure tende a finanziare attività eco-sostenibili?

BERLINO. - Da due anni a questa parte Raphael Fellmer, tedesco di 28 anni, e Nieves Palmer, spagnola di 26, si alimentano esclusivamente di prodotti che loro definiscono “salvati”, sarebbe a dire selezionati nei container della spazzatura dei supermercati tedeschi. Nel motore economico d'Europa, Fellmer non ha un conto corrente, si muove solo a piedi e ha rinunciato al denaro. La scelta di vita di questa giovane famiglia sta obbligando molti a fermarsi a pensare, proprio mentre il capitalismo mostra le sue incongruenze all'interno della crisi dei debiti.

La Lone Pine Resources, colosso californiano dell’energia, ha chiesto al Canada un risarcimento di 250 milioni di dollari per aver imposto una moratoria sul fracking, compromettendo i suoi profitti. La Philip Morris pretende dall’Australia un indennizzo miliardario a seguito della legge antifumo. Poi c’è la svedese Vattenfall in causa con la Germania, rea di aver spento due centrali nucleari dopo il disastro di Fukushima.

Ad esprimersi così, sono Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club, WWF commentando l’intervento del viceministro De Vincenti nell’audizione congiunta davanti alle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla green economy. Il viceministro ha infatti espresso il favore del Governo per un singolo target europeo, in materia di energia e clima, che prevedrebbe la sola riduzione delle emissioni di gas serra.

Pagine

Difendiamo la Costituzione!!!

Donazioni