Economia e Finanza

Think Green Ecofestival: a Roma in partenza la quinta edizione

Sharewear: moda sostenibile e condivisa

A Davos il World resources forum: la via dell’economia circolare alla produttività

Think Green Ecofestival: a Roma in partenza la quinta edizione

Il festival green della Capitale ritorna con un doppio appuntamento: 21 e 22 maggio alla città dell'altra economia, 11 e il 12 giugno al Monk . Riserva naturale Teverefarfa sarà tra i principali partner dell'edizione di maggio.

Sharewear: moda sostenibile e condivisa

Con l’obiettivo di promuovere uno stile alla moda più sostenibile, la Svezia lancia ShareWear, una collezione di capi di tendenza, disponibili per essere condivisi: si possono prendere in prestito, gr

A Davos il World resources forum: la via dell’economia circolare alla produttività

Obiettivo, riunire i decisori internazionali per raggiungere un uso sostenibile delle risorse naturali. L’attività estrattiva a rischio raddoppio in 15 anni. L’Italia come si muove?

Un influente ma contestato studio del  1997 stimò che nel 1995 il valore globale dei servizi ecosistemici fosse in media 33 trilioni di dollari all’anno, 46 trilioni di dollari se rapportato al valore del dollaro nel 2007. Nel nuovo studio “Changes in the global value of ecosystem services” pubblicato su Global Environmental Change, un team di ricercatori guidato da Robert Costanza, della Crawford School of Public Policydell’Australian National University, fornisce una nuova stima basata sui  valori unitari dei servizi ecosistemici aggiornati, e sulle stime del  cambiamento di uso

Senza politiche credibili l'affidabilità e la sostenibilità del nostro sistema energetico nel futuro è a rischio. “Il pericolo non è solo che non si investa abbastanza, ma anche che gli investimenti vadano nella direzione sbagliata perché le esternalità negative non sono riflesse nei prezzi”. L'avvertimento arriva dall'ultimo report della International Energy Agency (IEA) sugli investimenti in energia appena pubblicato, e precisamente si tratta delle dichiarazioni rilasciatedalla direttrice Maria van der Hoeven.

DI GEORGE MONBIOT

theguardian.com      

«Il filo conduttore di tutto questo è l'espansione dei combustibili fossili. Le nostre ideologie sono meri cavilli.»

La fase recessiva in cui le maggiori economie occidentali si trovano intrappolate ha messo in luce la necessità di rimettere in moto il meccanismo della crescita, rivalutando le posizioni di tipo keynesiano e  il ruolo portante che per esse riveste la spesa pubblica in sostegno agli investimenti.

Il quadro comune per la raccolta, la compilazione, la trasmissione e la valutazione di conti economici ambientali europei si è arricchito di tre nuovi modelli contabili: uno per i conti delle spese per la protezione dell'ambiente; uno per i conti del settore dei beni e servizi ambientali; uno per quelli dei flussi fisici di energia. L'Ue, con regolamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi modifica il regolamento sui conti economici ambientali europei del 2011.

Se si vuol combattere il cambiamento climatico, gran parte delle riserve provate di gas, carbone e petrolio dovranno essere lasciate sotto terra, con relativo danno economico per le compagnie del settore e di chi vi ha investito.

Il numero di professionisti degli investimenti negli Stati Uniti che offrono agli investitori portafogli privi di società e asset del settore di combustibili fossili è balzato di oltre il 50% rispetto allo scorso anno, pssando dal 22% al 36% tra il campione intervistato, in mezzo a segni di crescente interesse degli investitori retail e istituzionali verso tali scelte. E’ il risultato sorprendente, non certo per la direzione presa dagli investimenti quanto per l’intensità dell’accelerazione verso investimenti rispettosi dell’ambient

Martedì 3 giugno è in programma a Milano il workshop "Parchi e sviluppo. I parchi come luogo di intreccio tra green economy e green society".Si tratta di una conferenza dedicata al tema della valorizzazione e della promozione dei parchi come possibili motori di uno sviluppo locale capace di coniugare crescita economica, tutela dei beni comuni e sostenibilità ambientale.

li sforzi delle organizzazioni mondiali per quantificare quale sia il supporto finanziario globale ai combustibili fossili hanno generato stime che vanno da 523 miliardi dollari a più di 1.900 miliardi dollari, a seconda del calcolo e quali misure siano incluse. Ciò che è chiaro è che il livello di supporto ha visto un rimbalzo ai livelli del 2008 a seguito di un tuffo nel 2009-10 durante la crisi finanziaria globale.

Un aumento di 13 piattaforme in sei mesi, da 41 a 54, per un giro d’affari cresciuto di 7 milioni di euro, che porta il totale dei finanziamenti a quota 30 milioni dai 23 dello scorso ottobre.

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