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Torna la vita a Chernobyl: animali selvatici ripopolano la zona

Accordo TPP - Ambiente e clima in svendita?

La fabbrica greca che resiste senza padroni producendo saponi ecologici

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Per l’ambiente in Cina potrebbero cambiare molte cose: il nuovo ministro della protezione dell’ambiente cinese, Chen Jining, ha chiesto di «Rafforzare il controllo dei governi locali al fine di far applicare in maniera stringente i regolamenti ambientali del paese».

Chen, che ha fama di ambientalista competente e che è stato preside dell’università di Tsinghua, il 27 febbraio è stato nominato ministro al posto di Zhu Shengxian, ma la sua nomina era stata annnciata dal Partito comunista già il 30 gennaio.

Un documentario che farà molto discutere la Cina (e il resto del mondo) quello di Chai Jing, ex conduttrice televisiva della tv di stato CCTV e giornalista cinese, che racconta e denuncia gli effetti di una economia dipendente quasi esclusivamente dal carbone come quella cinese.

I Paesi più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici sono pronti a riunirsi in un V20, un G20 che consenta loro di discutere delle questioni ambientali e proporre soluzioni condivise. A rivelarlo a Le Monde, qualche giorno dopo la visita di François Hollande a Manila, è Mary Ann Lucille Sering, vice-presidente della commissione filippina sui cambiamenti climatici.

Il 18% delle nuove automobili immatricolate in

Il rapporto “Advanced genetic techniques for crop improvement: regulation, risk and precaution”, presentato oggi dalla Commissione scienza e tecnologia della Camera dei Comuni britannica, afferma che «Le norme Ue che impediscono che le colture geneticamente modificate vengano coltivate nel Regno Unito – anche dopo aver superato rigorose procedure di test di sicurezza – non sono adatte allo scopo e devono essere sostituite con un trait-based system per regolamentare le nuove tecnologie di coltivazione delle colture»

L’energia del Sole fa diventare le moschee della Giordania sotenibili: pannelli fotovoltaici saranno installati sui tetti di 120 moschee del Regno, per poi arrivare a coprire progressivamente tutti e 6mila i luoghi di culto giordani. ‘Le moschee impiegano una grande quantità di elettricità e questo progetto aiuterà a ridurre in modo significativo le loro 'bollette' visto che il sole c'è almeno 300 giorni l'anno’, ha affermato Ahmad Abu Saa.

La volontà di rendere le moschee sostenibili non è proprio una novità.

A Rio abito in una casa di fianco a una favela. Tra le due si trova la nostra Ong. La scorsa settimana vedo arrivare un nostro amico della comunità con un bambino, ambedue armati di secchi e bottiglie. Chiedevano rifornimento d’acqua, mancava nel quartiere da tre giorni. In Brasile molte case hanno la loro cisterna d’acqua. Il nostro complesso dispone di alcune piccole cisterne, con centinaia di litri, che però iniziavano a scarseggiare, ma non si può rifiutare l’acqua in un’emergenza, così abbiamo riempito i contenitori.

Come spiega il quotidiano Guardian, il Dogger Bank Creyke Beck, se portato a termine secondo i piani, conterà circa 400 turbine e coprirà oltre 1.100 kmq, circa il doppio rispetto a quello che ad oggi è il parco eolico più grande del Regno Unito. Avrà un costo compreso tra i 6 e gli 8 miliardi di sterline e sarà in grado di soddisfare il 2,5% delle fabbisogno britannico di energia elettrica, pari ai consumi di circa 2 milioni di case.

I lavori per la realizzazione del mega impianto idroelettrico di Ilisu, nel Kurdistan turco, vanno avanti in un clima di estrema tensione. Dopo lo stop dei lavori verificatosi lo scorso agosto, quando il rapimento di due dipendenti di società appaltatrici da parte di esponenti del People’s Defending Forces kurdo (HPG) ha provocato le dimissioni di tutti gli operai impegnati nella realizzazione della diga, le attività sul sito interessato sono riprese a dicembre. Ovvero quando sono stati messi sotto contratto centinaia di lavoratori non curdi provenienti da altre provincie turche.

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