Clima

Accordo TPP - Ambiente e clima in svendita?

Fermiamo gli assassini del clima

Greenpeace: denuncia contro i grandi inquinatori del clima

Accordo TPP - Ambiente e clima in svendita?
Fermiamo gli assassini del clima

La bibbia di finanzieri e uomini d’affari in ogni angolo del mondo, il londinese Financial Times, si è appena schierata in favore della lotta contro i cambiamenti climatici. Martin Wolf, una delle firme più autorevoli del quotidiano britannico (ma sarebbe meglio dire internazionale, con un’influenza paragonabile solo a quella del Wall Street Journal, rimanendo ai quotidiani), si è speso in un lungo editoriale per illustrare le ragioni dell’economia verso un impegno globale a favore del clima, di fronte a una platea spesso restia a digerire quelle delle scienze naturali.

Pochi passi avanti nell’adozione di politiche efficaci per la lotta ai cambiamenti climatici e nessuna correzione di rotta per invertire il trend che ha visto negli ultimi anni una crescita esponenziale della disuguaglianza economica nel mondo. Questo in sintesi quanto emerge, secondo Oxfam, dalle conclusioni del G7 dei capi di stato che si è appena chiuso in Germania.

Fra due giorni, l’11 giugno, i cittadini milanesi e bresciani, ancora – ma per poco – possessori di maggioranza con il 54,5% delle azioni della ex municipalizzata A2A potrebbero scoprire che le loro azioni – praticamente a loro insaputa – sono complici e decisive per la produzione di elettricità a carbone nella centrale di Pljevlja, nel Montenegro.

Un caldo killer ha colpito l'India settentrionale e sud orientale: le temperature hanno superato di gran lunga i 45 gradi, con conseguenze fatali per 1.200 persone. Gli stati più colpiti sono Andhra Pradesh, dove sono morte 800 persone: qui la colonnina di mercurio ha toccato i 47 gradi e altri giorni torridi sono in arrivo.

L'industria delle fossili percepisce aiuti pubblici, diretti e indiretti per 5.300 miliardi di dollari all'anno, vale a dire il 6,5% del Pil mondiale e 10 milioni di dollari ogni minuto. La stima, impressionante ma probabilmente sottodimensionata, arriva da un nuovo report del Fondo Monetario Internazionale (FMI).

Passi da gigante: è questo il giudizio che può essere dato alla lotta ingaggiata dalla Repubblica popolare cinese contro l’inquinamento, rappresentato nello specifico dall’emissione di anidride carbonica. Secondo le analisi sulla produzione di energia condotte da Greenpeace e Energydesk China, nel gigante asiatico “l’uso del carbone continua a calare precipitosamente” e con esso, quindi, l’emissione nell’atmosfera di CO2.

L’Unione europea sta aumentando la pressione su Washington per includere un capitolo energia nel TTIP, il controverso accordo commerciale USA-UE in fase negoziale dal 2013.

Sapete che alla COP 21 di Parigi potrebbero prenderci tutti in giro, spacciandoci per oro quel che invece è spazzatura? Le promesse sul clima saranno altisonanti, ma grazie ad una scappatoia potrebbero non corrispondere ad un reale impegno.

Le rinnovabili diventeranno centrali negli scenari energetici mondiali, ma il percorso per arrivare a un loro ruolo egemonico va studiato con intelligenza perché sono ancora molti gli ostacoli da superare.

The amount of carbon dioxide in the Earth’s atmosphere exceeded 400 parts per million in March, the National Oceanic and Atmospheric Administration reported today.

That’s the most in 57 years of measurements, a near 50% rise on pre-industrial levels, and probably the highest since the Pliocene Epoch, 2.6-5.3 million years ago.

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