Energia

Le centrali a biomasse sono davvero eco? Pro e contro

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Impianti a biomasse: oli vegetali senza futuro

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Il calo globale dei prezzi del petrolio (il greggio Brent è sceso dai 100 dollari al barile ad agosto 2014 fino a quota 58 dollari al barile a febbraio 2015) è il tema del momento nel settore dell’energia elettrica.

A gennaio la domanda di energia elettrica in Italia ha registrato, secondo i dati mensili di Terna (pdf), una diminuzione del 2% rispetto allo stesso mese del 2014: 26,4 contro 26,9 TWh (che diventa -6% rispetto ai 28 TWh del gennaio 2013).

Il BEN (Bilancio Energetico Nazionale) è la pubblicazione, a cura del dipartimento per l’Energia del ministero per lo Sviluppo economico, che annualmente traccia il quadro del settore energetico italiano. Recentemente, sul sito del Ministero, è stata pubblicata la versione definitiva del Bilancio energetico nazionale 2013, che raccoglie molti dati interessanti che testimoniano la rivoluzione energetica che sta ancora attraversando il nostro Paese. Il calo dei consumi La tabella di sintesi del bilancio energetico nazionale mette in luce l’ennesimo calo dei consumi di energia primaria.

Questi sono alcuni dei dati diffusi da Greenpeace a Napoli, in una conferenza stampa svoltasi a bordo della nave ‘Rainbow Warrior’. Dopo essere stata in Sicilia per denunciare i rischi e l’infondatezza economica delle trivellazioni in mare, la nave conclude il tour ‘Non è un Paese per fossili’ a Napoli, a ridosso del Consiglio Europeo del 23-24 ottobre durante cui ci si attende una decisione sugli obiettivi comunitari al 2030 su clima e energia.

Le rinnovabili hanno segnato un +7,8% rispetto allo steso periodo dello scorso anno, con una buona performance soprattutto per l’idroelettrico (+10%) e il fotovoltaico (+9%), quest’ultimo nonostante il fatto che la politica miope degli ultimi tre governi (compreso l’attuale) abbia sostanzialmente fermato la crescita di questo  settore vitale.

Le prossime tappe si concentreranno in particolare sulla minaccia che incombe sui nostri mari, e che - nonostante il nome accattivante che il governo Renzi le ha dato - lo "Sblocca Italia" - rischia di tradursi in uno "Sblocca Trivelle".

Nell’ultimo volume di State of the World, il report annuale pubblicato dal Worldwatch Institute, vengono esaminate, attraverso gli articoli di diversi autori, sia le barriere economiche e politiche che le difficoltà di diffondere nuove idee per una legislazione climatica e per l’energia pulita in grado di rispondere concretamente alle esigenze delle persone e alla salvaguardia dei beni comuni.

Come AirBnB ma al posto del letto si mette in comune l’energia pulita.

La fratturazione idraulica del sottosuolo è una pratica ormai ampiamente diffusa, ma in prossimità di numerosi centri di estrazione si sono verificate scosse telluriche di notevole entità. Negli Stati Uniti sono nati dal basso numerosi movimenti di opposizione a questa tecnica, nella quale il presidente Barack Obama vede una delle principali exit strategy dalla dipendenza dalle fonti fossili.

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