Energia

Le centrali a biomasse sono davvero eco? Pro e contro

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Impianti a biomasse: oli vegetali senza futuro

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Impianti a biomasse: oli vegetali senza futuro

Nel settore della produzione dei biocarburanti è ormai un dato certo che la miglior fonte, in termini di rendimenti e sostenibilità, siano le microalghe. Rispetto alle materie prime come la soia, il mais o la canna da zucchero vantano infatti rese molto più importanti a fronte di consumi territoriali irrisori e senza essere in concorrenza con la produzione alimentare.

È interessante seguire la continua crescita al rialzo delle stime sulle prospettive del fotovoltaico a partire dalle istituzioni internazionali che si occupano di energia. Così la IEA, nel suo ultimo Outlook del 2013, riteneva che la produzione elettrica da rinnovabili su scala mondiale avrebbe superato quella del gas e doppiato il nucleare entro il 2016.

È questa la richiesta che gli Amici della Terra rivolgono al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. In un comunicato l'associazione continua con il suo duro attacco alle rinnovabili elettriche che l'ha portata ad isolarsi rispetto al fronte delle associazioni ambientaliste come Legambiente, WWF e Greenpeace.

Dopo avere visto il consumo di energia elettrica con i dati pubblicati da Terna all'inizio di Maggio, relativi al consumo di Aprile, vediamo ,adesso quale è stata la produzione nazionale, la percentuale tra produzione di energia da rinnovabili e termica e la ripartizione secondo le fonti.

La produzione nazionale a marzo è stata di 21. 350 GWh su un consumo totale di 23.951 GW, pari all’88,1% .

Oggi le rinnovabili sono presenti in tutti gli 8.054 comuni italiani. Nel 2013, infatti, è aumentata la diffusione per tutte le fonti – dal solare fotovoltaico a quello termico, dall’idroelettrico alla geotermia, agli impianti a biomasse e biogas integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore – e sono ormai più di 700mila gli impianti diffusi nel 100% dei comuni d’Italia: un articolato sistema di generazione distribuita che lo scorso anno ha prodotto la cifra record di 104 TWh e garantito il 32,9 % dei consumi elettrici del Paese e il 15% di quelli complessivi.

Ben 10 milioni di dollari per testare nelle acque profonde di Kaneohe Bay, nelle Hawai, innovativi dispositivi di sfruttamento dell’energia dalle onde. Questo quanto annunciato in questi giorni dal Dipartimento dell’Energia statunitense (DOE), pronto a finanziare attraverso il nuovo Water Program la sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche per l’energia marina in prossimità della base hawaiana della Marina militare americana.

Orti collettivi, trasporto pubblico con cavalli, utilizzo di energie rinnovabili, agricoltura biologica e trazione animale, attività sociali in piazza. Potrebbe essere lo scenario ipotizzato dal movimento delle Transition Town o l’insieme delle varie attività portate avanti da gruppi ecologisti, invece è la realtà di tutti i giorni a Cuba. Tutti ci domandiamo cosa succederà dopo il picco del petrolio, quali problemi dovremmo affrontare, riusciremo con le sole energie rinnovabili a sostenerci? Oppure ci aspetta uno scenario alla Mad Max?

Una nuova turbina che sfrutta le correnti oceaniche per produrre energia pulita. Si tratta, in pratica, di una nuova tecnologia creata dall’azienda statunitense ‘Crowd Energy’, in grado di sfruttare sott'acqua l’energia rinnovabile delle correnti marine.

C'è anche una novità negativa per le fonti rinnovabili nel DL sul bonus Irpef, che dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale tra oggi e domani. Tra le misure per trovare i famosi 80 euro in busta paga che saranno assegnati ai dipendenti con reddito lordo tra 8.000 e 24.000 euro, c'è una modifica al modo in cui viene tassato il reddito che le aziende agricole ricavano producendo energia pulita.

Se il presidente Obama può crogiolarsi per il fatto che le emissioni di CO2 negli Usa sono scese del 12% negli ultimi 8 anni, è anche vero che, ad oggi, lo shale gas costa meno della metà del metano in Europa e risulta competitivo non solo col carbone ma anche col nucleare.

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