Alimentazione

Alimentazione sostenibile, CIWF lancia lo spot contro gli allevamenti intensivi

Che cosa mangeremo quando saremo 10 miliardi?

L'agricoltura circolare ama la terra e la biodiversità. In Italia la prima azienda ad applicarla

Alimentazione sostenibile, CIWF lancia lo spot contro gli allevamenti intensivi

No agli allevamenti intensivi degli animali e sì ad una scelta alimentare eticamente corretta e consapevole.

Che cosa mangeremo quando saremo 10 miliardi?

Che cosa mangeremo nel 2050 quando, secondo le proiezioni demografiche, saremo 10 miliardi di persone? A questa domanda cerca di rispondere il regista Valentin Thurn con 10 Billion - What's on your Plate?

Applicare i principi dell'economia circolare anche al settore agricolo puntando sul recupero delle risorse sottratte al terreno ma ancora in circolo: scarti delle industrie agro-alimentari, reflui civili, letame delle stalle.

La dieta mediterranea non fa bene solo alla salute, ma anche all’ambiente. Lo conferma uno studio condotto da ricercatori spagnoli, che sottolinea come, a parità di apporto calorico, il menù tipicamente servito sulle tavole iberiche rilasci un’impronta di carbonio minore rispetto a quello proposto su quelle inglesi e americane. In pratica, inquina meno.

Infatti, il CGIAR ha annunciato la scoperta di 30 nuovi tipi, di fagioli “heat-beater”  che sarebbero in grado di resistere al forte aumento delle temperature previsto in vaste aree fagiolo-dipendenti in America Latina e in Africa.

[COMUNICATO STAMPA]
CARNE E IMPATTO AMBIENTALE: ASSOCARNI NEGA L'EVIDENZA.
ALLEVATORI SOSTENGONO CHE CARNE E VEGETALI ABBIANO
STESSA IMPRONTA ECOLOGICA, NONOSTANTE TUTTI GLI
STUDI SCIENTIFICI DIMOSTRINO IL CONTRARIO.
NO A INCLUDERE LA POSIZIONE DI ASSOCARNI NELLA "CARTA DI MILANO",
CON INFORMAZIONI INFONDATE E VIZIATE DAL CONFLITTO DI INTERESSI.
24 marzo 2015

 

I bombi sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l’uomo: ma il loro numero è in drastico calo, a causa delle tecniche di coltivazione intensiva e dell’uso dei pesticidi.

 

Per riparare al grave danno causato dalla diminuzione e dall’eventuale estinzione dei bombi molti Paesi sono corsi ai ripari proponendo agli agricoltori dei programmi agro-ambientali per il ripopolamento.

 

di Esther Vivas *

Un nuovo giro di vite è stato dato alla politica agricola in Europa. Stiamo parlando del trattato di libero scambio tra Stati Uniti e l’Unione europea (Ue), meglio conosciuto con il nome di T-tip (acronimo per Transatlantic Trade and Investment Partnership), l‘ombra crescente dell’agro-alimentare che si estende dai campi al piatto. Come vampiri assetati di sangue, le multinazionali del settore sono in attesa di banchettare lucrosamente grazie a queste nuove misure di liberalizzazione commerciale.

Alluvioni, bombe d'acqua, piogge intense e concentrate in poco tempo, stagioni impazzite: i cambiamenti climatici si abbattono così anche sull'agricoltura italiana. “Tra perdita di prodotto diretto e danni da ripristino, nell'ultimo triennio i cambiamenti climatici sono costati al settore 1,5 miliardi di euro”, dice all'Adnkronos Domenico Mastrogiovanni, direttore dipartimento economico della Confederazione italiana agricoltori.

E’ al centro delle polemiche da settimane la catena americana Mc Donald’s: la sua partecipazione come Official Sponsor all’ Expo 2015 non è stata digerita da molti. Qualche sera fa l’amministratore delegato dell’azienda Roberto Masi  ha affrontato un acceso dibattito negli studi della trasmissione televisiva Ballarò.

L’amministratore delegato di McDonald’s Italia, Roberto Masi, nell’annunciare che la catena di fast-food è official sponsor di Expo,  ne ha vantato le dimensioni: 36.000 ristoranti in 120 paesi nel mondo, 70 milioni di persone servite ogni giorno con hamburger, patatine fritte e altri menù che per

Se nel vostro piatto entrano uova, latticini o carne, quest’articolo vi riguarda. Alla base della catena alimentare di galline, suini e vacche, c’è del mangime, e così siamo entrati in un mangimificio, per capire come lavora -e le possibili scelte industriali- di chi alimenta, ogni anno, oltre 630 milioni di animali (vedi box).

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