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Trivelle, Corte Costituzionale: sì al referendum. Ecco tutte le reazioni

3 milioni di firme contro il TTIP

Fermiamo gli assassini del clima

Trivelle, Corte Costituzionale: sì al referendum. Ecco tutte le reazioni

La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum sulla durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate nelle acque territoriali italiane, cioè entro le 12 miglia dalla costa.

3 milioni di firme contro il TTIP

Dal 10 al 17 ottobre, forti dei 3 milioni di firme raccolte in tutto il continente, centinaia di migliaia di persone scenderanno in piazza per chiedere linterruzione dei negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio.

Fermiamo gli assassini del clima

Domenica sera la trasmissione di RaiTre Presa Diretta ha trasmesso un ampio e documentato reportage sullo Sblocca Italia, concentrando l'attenzione su due aspetti che (molto immodestamente) noi di Ecoblog poniamo come centrali da diverso tempo, già da prima del decreto renziano: le estrazioni petrolifere in Basilicata ed in Sicilia e l'impa

Greenpeace ha appena pubblicato un nuovo video che prova la massiccia deforestazione da parte del gigante cartario Asia Pacific Resources International Limited (APRIL). Il video è stato girato in Kalimantan, nella parte indonesiana dell'isola di Borneo, e mostra le ruspe della APRIL che distruggono sistematicamente la foresta pluviale.

L’Ora della Terra è la più grande mobilitazione globale contro il cambiamento climatico, e sabato 28 marzo tornerà a spegnere le luci del mondo per un’ora dalle ore 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche. Quest’anno la sfida, scandita dallo slogan Change Climate Change, ha una valenza ancora maggiore.

Risposta apprezzata dal cartello ambientalista che invia oggi con una lettera a Delrio in cui si ribadisce la necessità di una politica collegiale del Governo per uscire da una concezione dello sviluppo economico "Business As Usual" che sappia proporre visioni e azioni innovative per uscire dalla crisi e rilanciano il confronto chiedendo chiarimenti sul "Green Act", annunciato il 3 gennaio scorso dal premier Matteo Renzi, e sugli effetti in campo ambientale del processo di Riforma delle Province.

La legislazione include nelle «attività che minano la sicurezza del Canada» ogni interferenza con la stabilità economica o finanziaria del Paese o le sue infrastrutture critiche, pur escludendo la protesta lecita o il dissenso. Esistono, tuttavia, molte forme di protesta che non sono strettamente legali, come una manifestazione che non ha ottenuto i permessi necessari, un sit-in, o i blocchi degli indiani del movimento Idle No More in difesa dei loro diritti.

Tale comunicato fornisce ulteriori dettagli e considerazioni sulla sentenza del Tar di Palermo n. 461/2105 che ai fini delle decisione presa ha accolto i ricorsi di Legambiente e quello del Movimento NoMuos Sicilia e non quello del Comune di Niscemi. Il comunicato inoltre chiarisce che le motivazioni addotte dai giudici amministrativi non sarebbero riconducibili agli studi esistenti sui danni per la salute delle persone quanto piuttosto all’illegittimità delle autorizzazioni del 2011, quindi ad abusivismo delle opere del Muos.

Signor Presidente, come Lei sa, perché vi ha partecipato, sabato scorso in Galleria c’è stata una manifestazione-rito per denunciare le centinaia di naufraghi morti nel Mediterraneo mentre, fuggendo da guerre e carestie cercavano di raggiungere il nostro paese o, comunque l’Europa, con la speranza di una vita umana. Voglio condividere con lei e con i consiglieri/e comunali il senso di impotenza e di vergogna di fronte al ripetersi di queste stragi.

Si tratta di un negoziato cui prendono parte i paesi che hanno i mercati del settore servizi più grandi del mondo: Usa; Australia, Nuova Zelanda, Canada, i 28 paesi dell’Unione Europea, più altri 18 Stati, che complessivamente producono il 70 % del prodotto interno lordo globale.

Dopo l’introduzione ha dato il via ai lavori Curzio Maltese, giornalista e parlamentare europeo, facendo un quadro realistico e allarmante dell’ideologia liberista che prevale nel Parlamento Europeo: la politica di austerity e le privatizzazioni non sono soluzioni tecniche, come vengono in genere presentate, ma politiche e hanno lo scopo di smembrare gli stati e appropriarsi dei beni comuni. Con la gestione Junker si è arrivati a scelte che Maltese definisce di “umorismo macabro”, con un petroliere nominato commissario all’Ambiente.

Le organizzazioni anti-TTIP dicono: «Denunciamo la “Cooperazione regolamentare“ perché è un pericolo per la democrazia così come un tentativo di dare agli interessi del big business più importanza della protezione dei cittadini, dei lavoratori e dell’ambiente».

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