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Trivelle, Corte Costituzionale: sì al referendum. Ecco tutte le reazioni

3 milioni di firme contro il TTIP

Fermiamo gli assassini del clima

Trivelle, Corte Costituzionale: sì al referendum. Ecco tutte le reazioni

La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum sulla durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate nelle acque territoriali italiane, cioè entro le 12 miglia dalla costa.

3 milioni di firme contro il TTIP

Dal 10 al 17 ottobre, forti dei 3 milioni di firme raccolte in tutto il continente, centinaia di migliaia di persone scenderanno in piazza per chiedere linterruzione dei negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio.

Fermiamo gli assassini del clima

Un'operazione editoriale unica: un istant book gratuito nel quale 16 autorevoli firme smontano pezzo per pezzo il decreto Sblocca-Italia elaborato dal governo di Matteo Renzi (per leggerlo si può andare sul sito della Gazzetta Ufficiale).

Se non fosse stato per i servizi trasmessi dalla Rai, che questa volta ha fatto il suo dovere di servizio pubblico, per alcune emittenti private, e per qualche giornale (tra questi Il Fatto Quotidiano, l’Avvenire, il Manifesto), l’evento sarebbe stato letteralmente oscurato. Eppure lungo i 24 chilometri che vanno da Perugia ad Assisi si sono ritrovate oltre centomila persone, diverse per convinzioni politiche, religiose, culturali, ma unite dal rifiuto della logica della guerra, del terrorismo, della esclusione sociale, del razzismo.

Perché nel piccolo paese del bolognese – 5.000 anime tra la pianura padana e l’appennino - dove è nata la prima iniziativa di transizione d’Italia, è in atto un processo di mutamento articolato, complesso, plurale, a molte dimensioni. Difficile da riassumere e raccontare con le stesse parole che si usano per esperienze simili.

1.100 eventi in 22 Paesi, e oltre 50 città mobilitate in tutta Italia: dalla Valtellina a Monopoli, poi Firenze, Torino, Roma, Napoli e Milano, dove membri del parlamento europeo, di quelli di molti Paesi asiatici, insieme ad un centinaio di attivisti, sindacalisti, contadini e cittadini che partecipavano al Forum dei Popoli di Asia ed Europa hanno dato vita ad un flash mob di protesta.

Decine di iniziative in tutta Italia, centinaia in Europa. E’ il risultato di una delle più grandi mobilitazioni decentrate della società civile internazionale, ed ha come obiettivo il TTIP, Trattato Transatlantico di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti.
Nelle acque dell’arcipelago delle Canarie la Repsol vuole avviare, entro la fine dell’anno, delle prospezioni petrolifere. Ma le intenzioni della compagnia non trovano campo libero. Una trentina di collettivi cittadini e sociali delle Canarie si sono riuniti nell'ultimo fine settimana d'estate a Gran Canaria per discutere le nuove misure da prendere per contrastare l'inizio delle prospezioni di fronte alle coste di Lanzarote e Fuerteventura.

Le ragioni di questo distacco, di questa sorta di “muro invisibile” che ci divide dal fare nostra una questione tanto specifica quanto trasversale, sono svariate; ritengo, tuttavia, che possano essere identificate tre problematiche principali.

Il 29 settembre, alle 10 del mattino, il Forum Italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio è stato invitato in una audizione informale della commissione Ambiente della Camera dei deputati, per presentare le proprie osservazioni in merito al devastante decreto “Sblocca Italia”.

Guerra e cambiamenti climatici possono sembrare temi distanti fra loro, viceversa sono strettamente correlati. Temi cari a Legambiente, che vi ha sempre profuso il proprio impegno.

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