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Trivelle, Corte Costituzionale: sì al referendum. Ecco tutte le reazioni

3 milioni di firme contro il TTIP

Fermiamo gli assassini del clima

Trivelle, Corte Costituzionale: sì al referendum. Ecco tutte le reazioni

La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum sulla durata delle autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate nelle acque territoriali italiane, cioè entro le 12 miglia dalla costa.

3 milioni di firme contro il TTIP

Dal 10 al 17 ottobre, forti dei 3 milioni di firme raccolte in tutto il continente, centinaia di migliaia di persone scenderanno in piazza per chiedere linterruzione dei negoziati sul TTIP e gli altri accordi di libero scambio.

Fermiamo gli assassini del clima

In un documento unitario, le associazioni anticapitaliste che dicono di rappresentare oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo, compresi piccoli produttori, popolazioni indigene, migranti, donne, attivisti per la giustizia climatica e ambientale, attivisti per l’acqua bene comune, chiedono «Urgentemente un cambio radicale del sistema economico piuttosto che gli impegni volontari e basati sul mercato e i preoccupanti partenariati pubblico-privato che caratterizzano l’agenda del vertice, come il REDD+, la Climate-Smart Agriculture e la Sustainable Energy for All initiative».

Certo, è spesso complicato risalire alla vera natura di un prodotto e ai suoi legami con aziende definite “non etiche“ a causa delle loro pratiche non sostenibili.

Ma adesso abbiamo un aiuto in più per sapere cosa stiamo comprando: grazie ad una App, saremo in grado di passare allo scanner ogni nostro acquisto, per sapere se stiamo contribuendo ad alimentare aziende e multinazionali non etiche.

Buycott, è un piccolo scanner che, passato sul prodotto che vogliamo analizzare, riuscirà a risalire alle aziende che si celano dietro dei marchi apparentemente “puliti”.

Uno dei testi presentati nasce dalla sollecitazione della nostra Campagna “Taglia le ali alle armi” nel chiedere la cancellazione della partecipazione italiana al progetto. Nel corso dei prossimi giorni rafforzeremo quindi la nostra azione di mobilitazione dell’opinione pubblica e pressione sui parlamentari, affinché divenga sempre più chiaro che l’unica scelta sensata da compiere è spostamento delle ingenti risorse previste per gli F-35 su necessità più importanti per il nostro Paese.

Se gli ambientalisti e il mondo scientifico erano già grandemente preoccupati per il riscaldamento globale, i dati appena pubblicati dalla World meteorological organization (Wmo) che confermano come nel 2013 si sia registrato un nuovo record di gas serra nell’atmosfera (mentre diminuisce rapidamente la capacità della terra e degli oceani di assorbirli) hanno acuito la necessità di (re)agire subito.

Secondo il rapporto della Onlus Occhio del Riciclone, complice la crisi, il settore è in crescita in tutti i suoi segmenti: dai tradizionali mercatini delle pulci (tipo Porta Portese), alle storiche botteghe parrocchiali (sul modello delle Charities inglesi), ai negozi specializzati che ammontano a 3.283 fissi e 1.886 ambulanti.

Milioni di persone sono pronte a tutto per difendere o conquistare il diritto di chiedere di cambiare le cose o il mondo. È una tradizione antica, forse un’eredità monarchica che deriva da quando bisognava davvero chiedere tutto al re. L’esperienza dice invece che i cambiamenti profondi non arrivano dall’alto.

Il governo cileno ha rigettato la valutazione d'impatto ambientale relativa alle cinque grandi dighe che sarebbero dovute sorgere sui fiumi della patagoni Pascua e Baker.

I cittadini della Val di Susa hanno subito violazione sistematiche dei propri diritti umani, come i tamil discriminati dello Sri Lanka e i contadini messicani danneggiati dall’accordo di libero scambio con gli Stati Uniti d’America.

Il libro s’intitola “Wars on demand. Guerre nel terzo millennio e lotte per la libertà” ed è stato curato da una rete di soggetti che guarda a una “Vicenza libera dalle servitù militari”.

La pratica dello spargimento di diserbanti lungo le strade statali (ma non solo) è ormai divenuta quella che si può chiamare una vera e propria piaga. La situazione è ben nota ai chi abita non lontano da tali strade e si vede ogni stagione contaminare l’ambiente circostante con sostanze che espongono a seri rischi la popolazione e l’ambiente.

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